Preg.mo Presidente Pallotta, qualche giorno fa, quando abbiamo letto dell’intenzione del Sindaco Marino di ristrutturare l’impianto del Flaminio, in stato di totale abbandono, e dell’imminente pubblicazione del bando, siamo letteralmente caduti dalla sedia.
Infatti il M5S – da sempre dichiaratosi favorevole ad uno stadio della Roma (e/o della Lazio) realizzato nel rispetto dei principi di legge – nel corso della discussione sul progetto del nuovo Stadio, aveva costantemente chiesto di valutare l’ipotesi di realizzarlo in corrispondenza dell’attuale impianto del Flaminio.
In sostanza ci sembrava che la zona e l’impianto in questione fossero quelli che meglio rispondevano ai requisiti della cd. Legge sugli stadi (commi 304 e 305 della L. n. 147/2013), tanto sotto il profilo della necessità di dare priorità “al recupero di impianti esistenti o ad impianti localizzati in aree gia' edificate”, tanto per quanto attiene l’espresso divieto secondo cui “lo studio di fattibilita' non puo' prevedere altri tipi di intervento, salvo quelli strettamente funzionali alla fruibilita' dell'impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa” .
Questa nostra proposta è stata costantemente rigettata dagli attuali amministratori sul presupposto per cui (oltre che l'indicazione dell'area compete al proponente) era impossibile costruire lo Stadio della Roma al Flaminio, dal momento che quell’area sarebbe risultata già ampiamente gravata dagli interventi relativi alla realizzazione della Città della Scienza.
Per l’effetto, approvavano e dichiaravano la pubblica utilità del progetto dello Stadio a Tor di Valle, in un’area non urbanizzata, dove sarà necessario realizzare circa 300 milioni di infrastrutture e dove, dunque, per determinare l’equilibrio finanziario dell’opera, verrà colato 1 milione di mc cubi di cemento per realizzare altrettanti uffici.Tutto questo in un quartiere –quello dell’Eur- già ampiamente gravato/danneggiato sotto il profilo urbanistico.
In sintesi: lo “strettamente” necessario si è “ampiamente” trasformato nell’86% del progetto, tale è la percentuale delle opere extra-stadio sul totale del progetto! Ci corregga se sbagliamo…
Oggi apprendiamo dallo stesso Sindaco Marino che il Comune intende ristrutturare lo Stadio Flaminio, che sta cadendo a pezzi. Francamente è incredibile rispetto a quello che gli stessi amministratori dichiaravano a dicembre scorso e che Le abbiamo riportato sopra. Delle due l’una: o la mano destra dei nostri amministratori non sa quello che fa la sinistra oppure non comprendiamo…
Tertium non datur, come dicevano gli antichi straordinari abitanti di questa città.
Ad ogni modo, quale migliore occasione di questa?
La zona del Flaminio è sita ad un passo dal cuore di Roma, in un’area già urbanizzata, ben collegata e dove, quindi, l’intervento avrebbe un impatto urbanistico minimo. Pertanto, Presidente Pallotta, noi Le lanciamo questa proposta: realizzi lo stadio della Roma al Flaminio.
In particolare, evidenziamo quanto segue:
La zona del Flaminio è centrale e dunque facilmente raggiungibile da tutti, oltre che maggiormente prestigiosa; è già sufficientemente collegata (si pensi alla vicinanza della tangenziale e della metro A); non richiede quindi la realizzazione di importanti interventi strutturali per rendere fruibile lo stadio, interventi che -nel progetto di Tor di Valle- dureranno molti anni (con diverse stagioni da disputarsi ancora all’Olimpico, se è vero come è vero che dovranno essere ultimati prima dello Stadio) e costeranno quasi 300 milioni; può adeguatamente supportare un afflusso di 50.000 persone; comporta un intervento urbanistico nettamente meno invasivo ed è quindi maggiormente e pienamente conforme ai principi della legge sugli stadi.
Si consideri inoltre che lo Stadio Flaminio ha già una capienza pari a circa 30.000 posti. E’ un’ipotesi a cui il M5S sarebbe pienamente favorevole e -come noi- pensiamo anche la gran parte dei cittadini romani e soprattutto dei romanisti, per i quali quell’impianto ha anche un particolare valore affettivo.
E’ ovvio che per mantenere in equilibrio economico finanziario l’opera non sarà necessario (ed il proponente non potrà) realizzare un milione di metri cubi di cemento. Ma allora ci dica: è davvero questa la ragione per cui viene fatto lo Stadio della Roma a Tor di Valle? Lo Stadio configura il presupposto minimale (14%) per poter realizzare l’ennesima colata di cemento di 1 milione di mc di cemento, pari all’86% del progetto? Roma non ha davvero bisogno di questo. Da cittadini romani, glielo assicuriamo. Il nostro territorio è già stato ampiamente devastato e saccheggiato.
Presidente Pallotta, dimostri a Roma ed ai romani di essere un imprenditore diverso da quei pochi soliti noti che negli ultimi 40 anni hanno fatto del nostro territorio, del territorio romano, la loro “America".
Noi Le lanciamo questa proposta, verso la quale saremmo ampiamente favorevoli. Le chiediamo semplicemente di valutarla e darci una risposta motivata.
Cordiali saluti.
I consiglieri capitolini del Movimento 5 Stelle, Marcello De Vito, Daniele Frongia, Virginia Raggi, Enrico Stefàno
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