Preso il “Chiavaro dei Georgiani”, faceva chiavi per aprire le più sofisticate serrature delle case romane
La sua attività criminale, seppur indiretta, ha facilitato numerosi furti negli appartamenti della Capitale
Nuova stretta della Polizia di Stato sui ladri d’appartamento a Roma. Gli investigatori della Questura di Roma, utilizzando avanzate tecniche di monitoraggio e georeferenziazione dei reati, sono riusciti a mettere a segno un’importante operazione che ha portato all’arresto del famigerato “Chiavaro dei Georgiani”.
Il 50enne georgiano, conosciuto nell’ambiente criminale come il punto di riferimento per i ladri di appartamento della Capitale, è stato fermato in via Cartesio dagli agenti del XV Distretto Ponte Milvio. Le autorità hanno appurato che l’uomo era ricercato per scontare una pena di 2 anni, 7 mesi e 16 giorni per un tentato furto aggravato commesso a Roma nel maggio 2022.
“Non rubo, non entro nelle case e non sono interessato a gioielli e preziosi”, avrebbe detto l’uomo durante l’arresto. Tuttavia, secondo le indagini, è proprio a lui che i ladri si rivolgevano per ottenere, dietro laute ricompense, chiavi in grado di aprire le serrature più sofisticate delle abitazioni romane.
Fermato con zaino contenente attrezzi per lo scasso
L’arresto è avvenuto grazie a un’operazione mirata degli agenti del commissariato Vescovio, che da tempo erano sulle tracce del georgiano. Dopo una serie di pedinamenti e appostamenti, nella giornata di ieri, 19 luglio, poco dopo le 13:00, i poliziotti lo hanno fermato nel quartiere Africano mentre tentava di accedere a uno stabile di viale Libia con una chiave adulterina.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nello zaino dell’uomo una smerigliatrice elettrica, grimaldelli, lame artefatte di chiavi del tipo ‘europea’ e altri attrezzi specifici per lo scasso. Successivamente, la perquisizione della sua abitazione ha rivelato due valigie contenenti modernissime attrezzature per la duplicazione di chiavi, in grado di aprire le serrature più avanzate in commercio.
Ricercato per rapina a Guidonia Montecelio
L’uomo, che utilizzava diversi alias, è stato portato negli uffici del commissariato Vescovio e della Polizia Scientifica per ulteriori verifiche. Gli agenti hanno così scoperto che era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata, commessa lo scorso 23 aprile a Guidonia Montecelio.
Terminati gli accertamenti, il georgiano è stato denunciato per il possesso di attrezzi atti allo scasso e tentato furto in abitazione. È stato poi tradotto in carcere in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare.
Le “Mappe di calore”
Questa operazione dimostra l’efficacia delle nuove tecnologie e metodologie adottate dalla Polizia di Stato nella lotta contro il crimine. Grazie all’uso delle “mappe di calore” e del sistema di georeferenziazione dei reati, gli investigatori possono individuare con precisione le zone più colpite dai furti e intervenire tempestivamente.
Nonostante le dichiarazioni del 50enne georgiano, le prove raccolte contro di lui sono schiaccianti. La sua attività criminale, seppur indiretta, ha facilitato numerosi furti in appartamento nella Capitale, rendendolo un elemento chiave della rete criminale.
Ad ogni modo, è importante ricordare che tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. La Polizia di Stato continua a vigilare e a lavorare senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini e la legalità sul territorio.
La stretta sui ladri d’appartamento proseguirà con altre operazioni mirate, nella speranza di ridurre drasticamente questo fenomeno che mina la serenità dei cittadini romani.