Primarie Pd. Clima rovente, Martina a Zingaretti: Ingiusto e ingeneroso

“Prima si capisce che i nostri veri avversari sono Salvini e Di Maio prima si dà una mano concreta al Pd e all’Italia”

Si avvicina l'appuntamento con le elezioni primarie del Partito Democratico per eleggere il nuovo segrtetario nazionale e i componenti dell' Assemblea Nazionale. Manca ormai una settimana all'appuntamento del 3 marzo. I candidati sfidanti sono tre: Maurizio Martina, Roberto Giachetti e Nicola Zingaretti. Il clima all'interno del Pd è tutt'altro che sereno e compatto.

A infiammare il clima ci pensa il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che a una domanda sulla possibile alleanza tra i candidati Giachetti e Martina, risponde al Tg24 di Sky: "Non so se sono alleati contro di me, penso di no; sono stati due protagonisti di primissima linea di una stagione che ci ha portato alla sconfitta del 4 marzo. Il Pd deve voltare pagina, dobbiamo cambiare passo, mettere in campo un nuovo gruppo dirigente".

Al colpo vibrato da Zingaretti, risponde stizzito l'ex ministro Martina: "Dovessi guardare a questi anni, domanderei a tanti che ora fanno gli alternativi dove sono stati. Non si può dire che abbiamo avuto solo stagioni di sconfitte. E' ingiusto e ingeneroso". Secondo Martina, "se prevale ancora la logica del nemico – amico il Pd è a rischio. Bisogna salvare il Pd per dare una speranza al Paese contro questa destra", dichiara.

Nella disputa è intervenuto anche Lorenzo Guerini, figura di peso della mozione Martina: "Senza polemica ma è davvero difficile capire le affermazioni di Zingaretti di oggi, visto che è sostenuto da un numero più che significativo di ministri dei governi del Pd. Prima si capisce che i nostri veri avversari sono Salvini e Di Maio prima si dà una mano concreta al Pd e all'Italia. O si vuole continuare nel solito vizio delle divisioni interne?".

Zingaretti infine ha rivolto parole di "solidarietà e vicinanza personale a Matteo Renzi. I suoi genitori non vanno sottoposti a lapidazione mediatica. L'accusa non è una condanna, questo elemento di civiltà non lo dobbiamo mai abbandonare", ha esortato il governatore del Lazio.

Lascia un commento