Processo Willy, teste rivela la presenza di un nuovo aggressore?
Alcune nuove dichiarazioni nel processo per l’omicidio di Willy Monteiro: parla il teste della difesa dei fratelli Bianchi
Ieri 24 febbraio, si è svolta prima udienza del 2022 del processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di Paliano ucciso la notte tra il 4 ed il 5 settembre 2020 a Colleferro.
E’ emersa un’ importante dichiarazione rilasciata davanti alla Corte d’assise del Tribunale di Frosinone Davide Viglianti, uno dei testimoni chiamati dalla difesa di Marco e Gabriele Bianchi e una dichiarazione di uno dei medici che svolse l’autopsia sul corpo del giovane.
Processo omicidio Willy, prima udienza del 2022
Il testimone chiamato dalla difesa dei fratelli Bianchi
“A dare due calci e tre pugni a Willy quando era già terra è stata una persona con la camicia bianca. Mi ricordo che utilizzò solo il braccio destro perché a quello sinistro aveva una protesi”.
Viglianti ha confermato sommariamente quanto aveva detto ai Carabinieri una settimana dopo il massacro del ragazzo. Ha ripetuto come il primo a picchiare la vittima sia stato uno dei quattro imputati, Marco Bianchi, che arrivò a tutta velocità insieme al fratello Gabriele a bordo di un’auto scura. Quando la vittima era caduta di spalle contro un’auto partecipò al pestaggio – secondo la versione resa da Viglianti – un altro giovane vestito di bianco. Tirò contro Willy almeno cinque tra calci e pugni. “Ricordo poi di aver visto un’altra persona provare a calmare gli animi e i fratelli Bianchi tornare verso la macchina e richiudere tutti e quattro gli sportelli”.
Il consulente scientifico della difesa dei fratelli Bianchi
E’ stato interrogato anche un altro consulente medico scientifico citato dalla difesa dei fratelli Bianchi. Si tratta del dottor Diego Cirilli, lo specialista che partecipò all’autopsia di Willy insieme al consulente nominato all’epoca della procura di Velletri, il professor Saverio Potenza:
“Quella di Willy è stata – ha detto – una morte rapida provocata da un colpo diretto. Ce lo dicono l’emorragia cardiaca e le infiltrazioni di sangue nei polmoni. La causa della morte è stata una lesione emorragica a livello cardiaco e al collo, la conseguente infiltrazione ai polmoni. Letali i colpi al collo e al torace, che hanno provocato una morte rapida”.
La prossima udienza si svolgerà il 24 marzo quando saranno presenti anche in presenza, Francesco Belleggia, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli.