Protesta agricoltori a Valmontone: venerdì i trattori saranno un grosso problema per chi prende l’autostrada
I trattori degli agricoltori stanno arrivando anche a Valmontone, a sud di Roma
Come ha comunicato l’amministrazione comunale di Valmontone (Rm), venerdì 2 febbraio 2024 è prevista una manifestazione degli agricoltori con circa 50 trattori. L’evento inizierà alle ore 10 e si protrarrà fino alle 19:00. Il corteo è stato autorizzato con partenza dal piazzale del mercato domenicale, antistante il centro commerciale “I Macinanti” e arrivo alla rotonda all’altezza dell’ingresso del Parco Giochi MagicLand, praticamente il tutto si svolgerà su via della Pace, e non su via Casilina, secondo le intenzioni dei promotori. “Si prega di fare attenzione e fornire la massima collaborazione”, scrive in una nota il Comune di Valmontone.
La Questura di Roma – Commissariato di Colleferro auspicano che tutto si svolgerà nel migliore dei modi rispettando gli accordi con gli organizzatori. Si prega la cittadinanza di prestare la massima attenzione durante lo svolgimento della manifestazione. Agli utenti che utilizzano il casello di Valmontone dell’autostrada A1 si raccomanda di impostare la sveglia all’alba per evitare problemi all’ingresso.
Nota del Comune di Valmontone
“Per far fronte alla manifestazione, sentite le esigenze delle Pubbliche autorità, il Comando di Polizia Locale del Comune di Valmontone ha disposto, con propria Ordinanza, il divieto di sosta nel giorno 2 febbraio 2024, dalle ore 07:00 fino a cessate esigenze, nel parcheggio di via Artena, accanto allo svincolo autostradale (di fronte al mobilificio) e nell’area su via della Pace, fronte Centro Commerciale I Macinanti, adibita a mercato domenicale”.
Protesta dilagante
Ormai è una protesta che va oltre i confini nazionali, dilaga in tutta Europa. Aumentano ora dopo ora le strade e autostrade bloccate dagli agricoltori e dai loro trattori. Nel Lazio a Orte, i manifestanti hanno tentato di bloccare la circolazione sulla Autostrada A1 Milano-Napoli. Gli agricoltori ritengono che le politiche green danneggino il loro lavoro, imponendo costi troppo alti, oppure richiedendo tecniche agricole nuove, che richiedono importanti investimenti economici. Oltre all’aumento del costo delle materie prime e del gasolio agricolo, si manifesta anche per i salari bassi e la concorrenza sleale dei prodotti internazionali.