Alle prime luci dell’alba, i militari hanno dato esecuzione a tre misure cautelari personali, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino (Dott. Angelo Valerio D’Anna), a carico di due cittadini albanesi ed un italiano che, sulla scorta dei plurimi e gravi indizi di reità raccolti dalla P.G., sono ritenuti responsabili di traffico continuato di sostanze stupefacente. In particolare, KOLICI Flogert classe ’93 e SHINI Dhurim classe ’94 venivano associati alla casa circondariale di Cassino, mentre BATTISTA Ferdinando classe ’80 veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
L’operazione denominata “Rexton", avviata a seguito dell’arresto in flagranza di reato, operato in Gaeta il 29.12.2014, a carico di due noti pregiudicati trovati in possesso di un ingente quantitativo di cocaina destinata al mercato locale dello spaccio, si è caratterizzata per un’intensa attività investigativa, protrattasi dal mese di febbraio a quello di agosto 2015, ed è stata sviluppata mediante costanti servizi di osservazione, controllo e pedinamento accompagnati da perquisizioni personali, veicolari e locali e supportati da indagini tecniche che hanno consentito di ricostruire le dinamiche del traffico di s.s. del tipo cocaina, ketamina ed hashish tra i comuni di Gaeta e Formia ove erano particolarmente attivi, da oltre due anni, i soggetti attinti dalla misura cautelare, nonché individuare e denunciare tre soggetti campani dai quali gli stessi si rifornivano.
Nel tempo, infatti, il KOLICI e lo SHINI, operando in stretta sinergia e con non poca spregiudicatezza erano riusciti a divenire sicuro punto di riferimento per un folto numero di giovani e giovanissimi (anche minorenni) gravitanti nei comuni di Gaeta e Formia in cerca di cocaina ed hashish, che gli stessi fornivano anche a credito non esitando a minacciare ritorsioni ai danni di eventuali clienti morosi; il BATTISTA, a sua volta, era particolarmente attivo sul territorio di Gaeta ove, ben inserito nella movida locale, sovente operava nei pressi dei locali maggiormente frequentati con particolare predilezione per il centro storico.
Nel corso dei colloqui captati, al fine di eludere eventuali investigazioni, il linguaggio si presentava costantemente ermetico e criptico così la richiesta di stupefacente, talvolta, diventava un “richiesta di aiuto”, una dose di cocaina era indicata come “una botta” mentre una richiesta di Ketamina veniva addirittura celata dietro un invito a cena (“senti ma puoi veni con Kendi sto con 5 amici a cena pago tutto in anticipo”).
Nel corso dell’indagine, inoltre, venivano tratti in arresto in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti, 7 soggetti e deferite in stato di libertà di 26 persone (ritenute responsabili, a vario titolo, di traffico stupefacenti, estorsione, favoreggiamento personale), segnalati alla locale Prefettura n. 3 assuntori di s.s., nonché venivano recuperate e sequestrate sostanze stupefacenti di vario genere per grammi 50 circa di cocaina – grammi 650 circa di Hashish e grammi 50 circa di Ketamina.
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