Nei giorni scorsi, la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, per il tramite del Servizio Centrale Operativo, ha attuato, su tutto il territorio nazionale, un imponente iniziativa di contrasto alla commercializzazione degli stupefacenti denominata convenzionalmente "Progetto Pusher". Anche il personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti, quale organo investigativo deputato alle azioni di contrasto e repressione degli episodi delittuosi che si verificano in questa Provincia, è stata coinvolta nell'importante iniziativa, riuscendo a conseguire eccellenti risultati. Complessivamente nell'ambito di questi servizi attuati mediante un pressante controllo del territorio ed una particolareggiata attività info-investigativa, sono state arrestate cinque persone, altre tre sono state denunciate in stato di libertà.
Nella prima circostanza, gli investigatori della Squadra Mobile hanno individuato e fermato in Antrodoco una autovettura con a bordo B.G., mato nel 1992. Il ragazzo è stato trovato in possesso di circa 10 grammi di cocaina che, durante il controllo, ha cercato di nascondere gettandoli, invano, dal finestrino della sua autovettura. Durante le successive perquisizioni effettuate presso il suo domicilio, sono stati rinvenuti oltre 400 euro in contanti, probabile provento della sua attività illecita, e di un bilancino di precisione utilizzato per il confezionamento delle dosi da rivendere. L'uomo, su disposizione della locale Autorità Giudiziaria è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
Nella giornata successiva lo stesso personale ha individuato:
-il reatino P.N., del 1998, trovato in possesso di quasi 20 grammi di marijuana e di materiali per il confezionamento di dosi
– il reatino F.M., del 1976, è stato trovato in possesso di oltre 40 grammi di metadone
– S.S., del 1987, è stato trovato in possesso di 5 grammi di hashish e di un bilancino di precisione.
Tutti e tre sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovranno rispondere del reato detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Inoltre, gli investigatori della Squadra Mobile all'esito di un'altra attività info-investigativa a Labro, hanno individuato A.C., nato a Roma, del 1973, già gravato da pregiudizi di Polizia specifici, e una donna reatina B.T., del 1975. Nella sua abitazione è stato rinvenuto e sequestrato un importante quantitativo di sostanza stupefacente: 6 panetti e 200 ovuli di hashish, del peso complessivo di oltre 2,700 chilogrammi, oltre 90 grammi di cocaina, 30 grammi di marijuana e varie sostanza utilizzate per il taglio della sostanza stupefacente.
Nello stesso appartamento, a carico di un terzo uomo reatino, B.S.,del 1980, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 20 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio, materiale per il confezionamento delle dosi e quasi 4000 euro in contanti, probabile provento dell'attività di spaccio. Tutte e tre le persone individuate sono state arrestate e messe a disposizione, A.C. presso la locale Casa Circondariale e B.T. e B.S. in regime di arresti domiciliari, della locale Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovranno rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Infine, nel corso dell'ultima operazione antidroga disposta nell'ambito del "progetto pusher" il personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti ha fermato e arrestato il romano M.E., del 1987, in località Passo Corese, mentre a bordo della sua autovettura transitava in direzione di Rieti, trovandolo in possesso di due panetti di hashish, del peso complessivo di oltre 100 grammi. Nel corso della successiva perquisizione domiciliari gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato altri 7 grammi di hashish e materiali per il confezionamento delle dosi. "Queste brillanti operazioni portate a termine dalla Questura di Rieti – ha dichiarato il Questore D'Andrea – dimostrano come l'attenzione della Polizia di Stato sia alta nei confronti del contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti e come anche il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ritenga una priorità attuare specifici servizi di contrasto alle attività illegali connesse al traffico di droga che, come è noto, investe soprattutto i cittadini più giovani di questo Paese".
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