Politica

Puglia, bracciante muore sotto il sole. Stop lavoro nei campi nelle ore più calde

Quanto avvenuto a Brindisi, dove un lavoratore agricolo di 27 anni, originario del Mali, è morto dopo una giornata di fatica sotto il sole, ha sollevato l’opinione pubblica, riaccendendo il 24 giugno i riflettori sulle morti di braccianti nelle campagne pugliesi roventi. Una tragedia che rimanda la mente alle storie “lontane” di sfruttamento della manodopera, che evidentemente così distanti non sono, dal momento che a Brindisi è stato necessario aspettare il 26 giugno 2021 affinché si tutelassero i braccianti che lavorano sotto il sole cocente.

L’ordinanza

La Regione Puglia ha infatti deciso di vietare il lavoro nei campi nelle ore più calde con un’ordinanza, firmata dal governatore Emiliano, che prevede lo stop dalle 12:30 alle 16 dei turni nei campi fino al 31 agosto 2021. Il provvedimento è valido per le “aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo. Tuttavia è limitato ai soli giorni in cui la mappa del rischio segnali un livello alto“.

L’intervento del sindaco di Nardò

Il primo ad agire è stato il sindaco di Nardò, piccolo comune in provincia di Lecce. Infatti il provvedimento anti-caldo è in vigore ormai da cinque anni nella cittadina, motivo per cui il politico nei giorni scorsi ha scritto una lettera al Governo per chiedere l’estensione della misura anche in altre zone.

Il sindaco ha chiesto “un sistema di allarme e intervento rapido per i giorni ad altissimo rischio. Non lasciamo che la morte di queste persone e di chissà quanti uomini e donne prima di loro siano state vane“.

Il confronto governativo

Il tema potrebbe essere affrontato nei prossimi giorni all’interno del Governo. Le politiche sul lavoro sono sul tavolo da diverse settimane, il confronto tra i partiti di maggioranza è ormai in corso e presto potrebbe essere approvato un decreto sugli ammortizzatori sociali. Provvedimento che, al momento, non prevede nessuna ordinanza simile. Ma non si esclude in futuro una misura per evitare il lavoro nei campi nelle ore più calde. L’obiettivo è chiaramente quello di evitare altri decessi dei braccianti.

Livia Maccaroni

Dopo la maturità al Liceo Classico Statale “Dante Alighieri” di Anagni, si iscrive al dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Università di Roma “La Sapienza”. Conciliare la passione per la letteratura e per la scrittura con il suo profondo interesse verso la politica è la sua massima aspirazione.

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