Pulici: “Lotito ricordi che il calcio è anche passione”
L’ex portiere biancoceleste è intervenuto su Radio Radio nel programma “Una serata Speciale”
Felice Pulici, intervenendo nel programma radiofonico "Una serata speciale" dal Piper Club di Roma e condotta da Francesco Vergovich su Radio Radio, ha parlato della protesta dei 40.000 tifosi biancocelesti ieri sera allo stadio Olimpico di Roma contro il Sassuolo.
PROTESTA SINONIMO DI LIBERTA' "40.000 tifosi non sono pochi, tutto lo stadio era tappezzato da un foglio di carta bianco sul quale c'era scritto 'Libera la Lazio' ma il cui significato era 'Forza Lazio'. La Lazio è libera? Sì nel momento in cui il tifoso è riuscito ad esprimersi in questo modo in un luogo pubblico in modo sereno, civile e sensibile".
DECISIONE MEDITATA "Il popolo biancoceleste – ha aggiunto Pulici – ci ha pensato dieci anni prima di agire in questo modo. La situazione si è sviluppata naturalmente. Il tifoso ha voluto dimostrare a tutto il mondo che vuole sentirsi coinvolto nell'attività del club".
IL RUOLO INDISPENSABILE DEL TIFOSO "Una società di calcio che agisce senza tener conto dei tifosi è destinata al fallimento. Lotito nei suoi dieci anni di presidenza ha dimenticato che il calcio è anche passione. Il tifoso è indispensabile e non si può non tenerne conto. Deve essere messo nelle condizioni di fare dei sacrifici, avendo però al contempo delle soddisfazioni".
IL RAPPORTO CON LOTITO "Lotito non si è fatto strumentalizzare dalla televisione ma, al contrario, ha utilizzato quel mezzo per trarne ancora più efficacia. Io ho lavorato con lui due anni ed a un certo punto ho dovuto scegliere se restare e fare qualcosa che non condividevo o andare via. Ho scelto la seconda via".