Puntarelle, le hai sempre cucinate in un modo errato | Per Natale non fare scherzi, QUESTA è la ricetta originale

Puntarelle

Puntarelle - Fonte Pixabay - IlQuotidianodellazio.it

Quando cucini le puntarelle stai attento a commettere questo errore. La ricetta quella giusta è solo questa. Ecco i passaggi da seguire

Le Puntarelle sono molte note soprattutto cucinate alla romana dove il gusto amarognolo abbinato all’acciuga creano una combinazione perfetta.

La loro appartenenza è riconducibile alla famiglie delle cicorie, dove il loro nome dipende dalla geografia. In particolare, Cichorium intybus L., è il loro nome scientifico ovvero cicoria asparago.

Insieme alle altre tipologie di insalate, come il radicchio, la scarola, l’indivia e la cicoria selvatica sono Asteraceae. Tra l’altro, è possibile coltivarle anche nel proprio orto di casa essendo solide e rustiche.

Riconoscere le puntarelle è semplice proprio grazie ai loro grandi germogli bianchi, sodi, compatti e croccanti. Al mercato spiccano perché hanno tante cimette intorno a un torsolo. Alla base il loro colore è chiaro, poi via via si scurisce lungo le foglie che si allungano.

Le proprietà delle Puntarelle

Come tutte le insalate anche le puntarelle sono ricche di acqua, possiedono più del 90% hanno un ridotto contenuto calorico. Grazie alla presenza di acqua e fibre, sono d’aiuto per l’intestino favorendo la sua regolarizzazione oltre a tenere sotto controllo il colesterolo. Tra le proprietà antiossidanti per via della vitamina C, apportano benefici anche alla vista.

Non meno importante è la presenza della vitamina A, fondamentale per le ossa. Inoltre, il loro sapore amaro derivante dall’acido, consente una migliore digestione. Per poter sfruttare al meglio i benefici di questa verdura è consigliabile consumarle crude. Grazie alle sue proprietà benefiche, conviene quindi inserirle nella propria dieta.

Puntarelle
Puntarelle – Fonte Pixabay – IlQuotidianodellazio.it

Puntarelle, la ricetta giusta è questa

Spesso legata alle puntarelle vi è la fama di essere molto difficili da pulire e abbastanza noiose. Tuttavia, come riporta il cucchiaio.it, il procedimento non è poi cosi complicato. La prima cosa da fare per pulire correttamente le puntarelle è quella di procurarsi uno spelucchino affilato. Successivamente è bene rimuovere tutte le foglie lunghe esterne, quelle frastagliate di colore verde scuro, a patto che  non abbiate acquistato solo i germogli che in alcuni mercati e supermercati si trovano già pulite. Possono essere tenute da parte e magari utilizzare per preparare una torta salata.

A questo punto, ci si ritroverà ad avere fra le mani i germogli centrali e le foglioline più tenere tutte intorno. Bisognerà allora tagliare i germogli a metà e poi andranno sfilettati fino ottenere delle striscioline lunghe e sottili. Dopodiché, andrà preparata una bacinella di acqua e ghiaccio e dove andranno immerse le puntarelle via via pulite. Si dovranno lasciare in ammollo almeno per un’ora. Questo passaggio è fondamentale perché da un lato conserva la croccantezza del prodotto e dall’altro ne migliora l’estetica arricciandolo.