Quel palo Enel di troppo a Valmontone
I lavori per la rimozione sono fermi da più di un anno
Una cosa è certa: oggi per una pubblica amministrazione governare non è mai facile. Le scarse risorse economiche costringono gli amministratori a fare i salti mortali per razionalizzare le spese e dare le risposte.
In questo contesto, però, negligenza e trascuratezza diventano letali. E a pagare, ovviamente, sono sempre i cittadini.
“Un esempio lampante – denuncia il candidato sindaco di Libera Valmontone, Alberto Latini – lo troviamo nel plesso della scuola elementare e materna di San Giovanni. Con un contributo regionale di 160 mila euro, e una quota parte del Comune di ulteriori 40 mila, sono in corso lavori di ampliamento della scuola e di realizzazione del refettorio. Il 7 maggio 2012, la presenza di un palo Enel adiacente l’edificio, fa fermare i lavori per consentirne lo spostamento. Da allora, però, dopo oltre un anno quei lavori non sono mai ripartiti. E quel palo Enel è ancora al suo posto. L’iter è molto semplice: la procedura si avvia con una determina di 120 euro per chiedere il sopralluogo all’Enel per il preventivo. Poi, con una spesa di circa 3800 euro, l’Enel provvede a rimuoverlo. E’ mai possibile che dopo oltre un anno ciò non sia stato ancora fatto? E’ evidente che l’Amministrazione non ha avuto cura di quei circa 120 bambini che aspettano il refettorio e gli spazi più ampi che avrebbero voluto”.
E la scuola è proprio un punto cardine nel programma del candidato Latini, che aggiunge: “Martedì scorso, alla scuola di Sant’Anna, c’erano mamme impegnate a tinteggiare l’inferriata. Bravissime. La partecipazione dei genitori nella vita quotidiana della scuola va apprezzata e incoraggiata, ma l'Amministrazione non può limitarsi alla pacca sulla spalla. Deve stabilire delle priorità e stanziare i soldi per ciò che ritiene importante. Negli ultimi anni sul capitolo della scuola c'erano pochissimi soldi. Per Latini è giunto il momento di tagliare altrove e puntare sulla scuola, per garantire livelli di sicurezza adeguati ed una migliore vivibilità a chi ne fruisce”.