Categorie: Economia

Quello che c’è da sapere sulle nuove detrazioni IVA per i professionisti

In Europa vi è la possibilità per soggetti quali professionisti e possessori di partita IVA di ottenere una serie di detrazioni fiscali sui costi delle autovetture utilizzate nel corso dell’attività professionale e sui rifornimenti effettuati. La detrazione è possibile però solo nel caso l’utilizzo di una vettura sia indispensabile per il corretto svolgimento della propria attività escludendo qualsiasi tipo di utilizzo privato.

L’Unione Europea ha concesso all’Italia una deroga in materia di detrazione sui costi delle autovetture aziendali ed utilizzate dai professionisti. La Legge di Bilancio del 2018, entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2019 ha portato con sé diverse novità soprattutto per quanto riguarda il come detrarre l’ IVA sui rifornimenti.

Percentuali di detrazioni: dal 40 al 100

Le percentuali di detrazione variano in base al tipo di veicolo, al peso, numero di posti e tipo di uso che se ne fa, che sia esso esclusivo o promiscuo. I tagli sui costi sono effettuabili sia sui costi d’acquisto ma anche sui costi di impiego ed in particolare quelli del carburante. Spesso infatti questi ultimi nel lungo periodo arrivano a superare di gran lunga i costi d’acquisto della vettura stessa. I costi deducibili sono anche quelli di custodia, riparazione e transito stradale.

La legge prevede che nel 2019 i costi IVA sono deducibili del 40% su tutti i veicoli a motore adibiti al trasporto merci o persone, con un peso massimo di non oltre 35 quintali. Inoltre il numero dei posti non deve essere maggiore di otto, ai quali però va aggiunto quello del conducente. Questo in quanto si ipotizza che l’utilizzo di queste autovetture sia di tipo promiscuo.

La percentuale invece sale al 100% nel caso in cui se ne dimostri l’utilizzo esclusivo ai fini dell’attività professionale. In questo caso in genere gli interessati sono i tassisti, coloro che noleggiano auto, gli insegnanti di scuola guida e gli agenti di commercio.

Per quanto riguarda i motocicli, essi seguono le stesse direttive delle autovetture ma nel caso in cui essi abbiano una cilindrata superiore ai 350 c.c. perdono la possibilità di detrazione costi.

In punti le percentuali di detrazioni sono le seguenti:

  • 40% di detrazione sui costi per le vetture con determinate caratteristiche e destinate ad un uso promiscuo;

  • 100% di detrazione sui costi per tutti i veicoli adibiti ad uso pubblico (taxi) o esclusivo (scuola guida, agente di commercio);

  • 20% di detrazione sui costi per le autovetture il cui utilizzo è diverso dai punti precedenti;

  • 70% di deducibilità se l’autovettura è data in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo di imposta;

  • Indetraibilità per i motocicli con cilindrata superiore ai 350 c.c.

La detrazione dei costi sul carburante: le nuove norme

Dal 1 gennaio 2019 non è più possibile certificare le spese carburante sostenute con la scheda carburante, la quale sarà sostituita dalla carta carburante. Assieme a quest’ultima scatta anche l’obbligo di fatturazione elettronica, un documento necessario per professionisti e possessori di partita IVA che vogliono godere della detrazione sulle spese del carburante. Importante è sapere che per ottenere il rilascio di una fattura elettronica bisogna effettuare il pagamento del carburante con mezzi tracciabili quali carte elettroniche, bonifici bancari e così via. Lo Stato ha preso questa decisione in quanto intende combattere attivamente i fenomeni di autocertificazione ed i conseguenti tentativi di evasione fiscale.

Le carte carburante seguono perfettamente tutte le norme previste, in quanto sono mezzi di pagamento tracciabili ed è possibile ottenere in seguito al pagamento con una di esse la fattura elettronica relativa all’acquisto. Esse sono carte elettroniche, collegate ai principali circuiti di pagamento come Visa o MasterCard e possono essere di credito, debito o prepagate.

Attualmente sono disponibili diversi tipi di carte carburante che vengono principalmente classificate in pure e multiuso. Con le pure è possibile pagare solo carburante, le multiuso invece sono carte aziendali che permettono ogni tipo di acquisto.

Altro strumento utilissimo sono le carte prepagate, che possono essere utilizzate in una varietà di situazioni (rimborsi spese, trasferte, acquisti aziendali), tra cui naturalmente anche i rifornimenti di carburante.

Redazione

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