Quirinale, discussione aperta sul successore di Napolitano
Su Twitter il premier Renzi scrive: “Grazie Presidente”
"Grazie Presidente". Così su Twitter il premier Matteo Renzi commenta le dimissioni di Giorgio Napolitano.
All'addio di Renzi si aggiunge anche quello del presidente del PD nazionale e attuale segretario del PD romano, Matteo Orfini che, sempre su Twitter, scrive: "Grazie Presidente per la dedizione, lo stile, il senso delle istituzioni, il coraggio dimostrato in questi anni". Dal PD – anche il ministro Madia si è espressa in tal senso – giungono complimenti all'operato del presidente della Repubblica che questa mattina ha firmato le dimissioni (leggi qui).
E mentre per le 11.30 di oggi è convocato il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi per comunicazioni del presidente del Consiglio, si discute del profilo del successore di Napolitano. "Ci impegniamo a trovare una persona all'altezza che sia arbitro e non giocatore, e che crei le condizioni di un equilibrio. Lo faremo a partire dal Partito Democratico che di questa elezione è sicuramente protagonista" – fa sapere il vicesegretario del PD Debora Serracchiani, al termine della segreteria dei dem.
La segreteria del Partito Democratico si è riunita questa mattina al Nazareno. La scelta del successore di Giorgio Napolitano sarà effettuata a partire da un profilo di candidato individuato dai Democratici: "Ci sarà un inizio di discussione nella direzione del PD di venerdì, poi, dopo aver individuato un profilo all'interno del PD lo sottoporremo agli alleati e a tutti coloro che vorranno sostenerlo" – spiega Valentina Paris al termine della riunione.
E' dal ministro Alfano, però, che giunge un monito al PD. "Noi dobbiamo eleggere un capo dello Stato capace di rappresentare tutti gli italiani: la scelta del futuro capo dello Stato non può coincidere con una sorta di elezioni primarie all'interno del PD" – dichiara il numero uno del Viminale a Radio anch'io. Per il Quirinale – aggiunge -"dobbiamo valutare una personalità che sia garante di tutti, che conosca le istituzioni, che non abbia scheletri nell'armadio e che abbia una sensibilità cattolica".