Sesta e ultima giornata dedicata alle votazioni del Presidente della Repubblica.
Un’odissea che si conclude con un Mattarella bis, poiché è l’unico nome che possa mettere d’accordo i partiti di maggioranza.
Seppur una scelta anticostituzionale, la figura di Sergio Mattarella è attualmente la più adatta a prendere questo incarico.
“Le forze politiche devono tornare a prendersi le loro responsabilità. Il Mattarella bis è un chiaro segnale dell’incapacità del Parlamento che non ha avuto il coraggio di prendere una decisione”. Per questo motivo, la scelta è ricaduta nell’unica ancora di salvezza”, ha affermato Maurizio Lupi, leader di Noi con l’Italia.
“La politica non è stata in grado di dialogare e trovare un compromesso. Questo ha rischiato di creare una paralisi e mettere a duro rischio il Governo”. Inoltre, è innegabile che le scelte sbagliate del centrodestra abbiano portato a una “bruciatura del presidente del Senato e del capo dei servizi segreti”, conclude Lupi riferendosi alle due donne che nella serata di venerdì 28 gennaio erano le più papabili per la candidatura al Quirinale.
“Spero che questa rielezione spinga a riflettere sulla possibilità di una Repubblica semipresidenziale”.
Presidenzialismo decisamente escluso dal senatore Andrea Marcucci che sostiene, infatti, vivamente la “validità della nostra struttura costituzionale”. Dunque, “sono fortemente contrario a questa possibilità”.
Il centrodestra si è scisso sulla richiesta da parte delle forze politiche e dei deputati regionali di rieleggere l’attuale presidente Mattarella.
Tuttavia, molti hanno espresso una grande fiducia in questa seconda elezione. Uno di questi è il ministro della Salute Roberto Speranza che al contrino vede una vincita del Paese.
“È la persona più giusta. Credo che questa scelta porti le giuste condizioni per pensare al futuro”. Infatti, in questo momento “bisogna pensare all’agenda. Abbiamo la sfida del Pnrr e non è il tempo di forme politiche incomprensibili”, conclude Speranza.
La senatrice Valeria Fedeli ha chiaramente espresso la sua emozione nel scrivere il nome di Sergio Mattarella. “La scorsa elezione i presidenti non potevano votare, dunque, non avevo avuto la possibilità di farlo”.
Questo, al contrario del parere di Lupi, “non credo sia un fallimento da parte della politica perché i grandi elettori sono stati in grado di capire la situazione”. Infatti, “abbiamo bisogno rapidamente di riprendere perché c’è la necessità di risolvere i problemi economici e lavorativi del Paese”
Dunque, come è avvenuto nel 2013 per Napolitano, la scelta del bis anche questa volta sembra la via giusta. Tuttavia, l’unica differenza rispetto a prima è che non c’è un’energia parlamentare.
“Non deve essere considerata un’eccezione costituzionale, è una possibilità”, afferma Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
“È arrivato il momento di far eleggere il Presidente della Repubblica ai cittadini. Questo sistema è molto baracco, forse andava bene per un’Italia appena uscita dal fascismo. Ma dopo 75 anni, data anche l’attenzione mediatica” che un candidato alla presidenza del Quirinale può avere, “è il mio sogno vedere dare ai cittadini il potere di elezione”, conclude il senatore.
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