Raggi accelera sulle funivie: entro 2020 gare per due impianti nella Capitale
I tempi stringono, le elezioni comunali si avvicinano, e la sindaca ha fretta di mostrare ai romani che non erano fantasie le parole sulle funivie a Roma
“I primi cantieri sui nuovi tram saranno quelli per la linea sulla Togliatti e quella sulla Tiburtina. Per la tranvia Togliatti i lavori partiranno entro la fine del 2022 o l’inizio del 2023. Molto prima partiranno i lavori per le funivie: la gara sarà pronta entro fine anno“.
Così Pietro Calabrese, assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, durante il webinar ‘Città a misura di bici e trasporto pubblico dopo il Covid, una sfida sostenibile’, organizzato dall’agenzia Roma servizi per la Mobilità, alla presenza degli assessori alla Mobilità e ai Trasporti di tutte le più grandi città italiane.
“La linea D nel Recovery plan? E’ in atto un confronto con il Mit, ma già da prima della possibilità di attingere al ‘Recovery’. Si sta chiedendo di considerare la Capitale come tale. Roma avrà bisogno di un decennio di cantieri importantissimi.
La linea D, certo, e poi il completamento della linea C e i prolungamenti delle altre linee metropolitane. Su questo mi aspetto continuità amministrativa, non credo che nessuna forza politica si metta di traverso. Anche se io sono tra quelli che credono che ci saremo ancora noi in futuro”, conclude l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale.
A meno di un anno dalle elezioni comunali, con la sindaca Virginia Raggi che per la seconda volta corre per il Campidoglio dopo 5 anni di amministrazione ondivaga ecco che arriva in soccorso alla prima cittadina il Recovery fund.
La Raggi ha inviato al Governo un piano per chiedere finanziamenti dai 209 miliardi previsti per l’Italia dal Fondo per la ripresa stanziato dall’Unione Europea.
Nel piano del Campidoglio si chiedono fondi per finanziare diverse opere pubbliche tra cui anche le funivie Battistini – Casalotti ed Eur – Magliana. Il trasporto a fune, un’idea inizialmente considerata bizzarra dai cittadini, che ha generato nuove polemiche in seno alla sindaca grillina.
Funivia Prati – Flaminio
La funivia Prati-Flaminio dovrebbe nascere come impianto a fune “ad andamento triangolare” in grado di collegare Prati, Balduina e Flaminio per decongestionare le linee bus della direttrice di viale delle Medaglie d’Oro e rendere meno impattante il traffico sulla Panoramica e sulla Trionfale.
Da piazzale Clodio, con la stazione prevista nel parco pubblico alle pendici di Monte Mario, al Ponte della Musica: due le stazioni intermedie, Monte Mario e Belsito (Balduina).
E allora se chiudessimo gli occhi per un istante, vedremmo sulle nostre teste cabinovie sospese in aria, ad una fune, da dove i romani salutano con la manina i pendolari rimasti imbottigliati nel caotico traffico della Capitale, sempre che non abbiano scelto i pratici e “sicuri” monopattini con cui arrivare fino in centro…
Ma come saranno le funivie pensate dal Campidoglio?
La funivia Battistini – Casalotti
Sistema funiviario che collega il capolinea della Linea A della metropolitana di Battistini al quartiere Casalotti.
L’impianto, provvisto di cabine da 10 posti con frequenza di una ogni 10 secondi, ha una capacità di trasporto prevista di 3.600 persone all’ora. La fune sarà sorretta da 41 pali, di altezza compresa tra i 18 e i 36 metri. Il tempo di trasferimento tra il capolinea di Casalotti e quello di Battistini è stimato in 17 minuti e 34 secondi.
La funivia Battistini-Casalotti è lunga 3,85 chilometri. Il progetto prevede una cabinovia molto simile a quelle già utilizzate nelle località sciistiche nel resto d’Italia. Sono sette le stazioni previste: Battistini, Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus, Collina delle Muse/Gra e Casalotti/Gra.
Funivia Eur Magliana (Metro B) – Villa Bonelli
Un secondo sistema funiviario collega la stazione Eur Magliana (Metro B) alla stazione ferroviaria di Villa Bonelli. (Zap/ Dire)