Ancora un crollo nella metro, questa volta nella stazione di Furio Camillo dove alcuni gradini della scala mobile sono sprofondati sotto gli occhi atterriti degli utenti. Ennesimo fatto che continua a far scivolare lo stato dei trasporti romani sempre più in basso a nulla servendo, le affermazioni, le rassicurazioni e i continui proclami della Raggi che assumono, ogni giorno di più, i connotati di una pura e semplice campagna mediatica pro domo sua.
Nulla, a quanto pare, è cambiato nella gestione dei trasporti pubblici e nella messa in sicurezza delle infrastrutture a essi legati se, a distanza di tempo, continuano a verificarsi gravissimi incidenti che, ancora una volta, avrebbero potuto arrecare gravi danni e pregiudizio agli utenti di una rete metropolitana che, in tre anni di amministrazione Raggi, non sembra aver subito il minimo cambiamento migliorativo; la condizione igienica dei treni, la cattiva o insufficiente manutenzione degli stessi oltre che delle stazioni, i continui allagamenti al primo temporale, l’insicurezza di convogli e fermate dovuta alla presenza di soggetti che non si arrestano, nel loro delinquere, nemmeno davanti alla presenza dell’esercito che presidia le fermate; tutto questo trasforma il servizio di trasporto pubblico della capitale in un colabrodo che sta esasperando, giorno dopo giorno, i romani i quali usufruiscono del trasporto pubblico con grande difficoltà.
Meglio non parlare delle linee autobus che, a distanza di trenta anni, ancora presentano analoghi problemi quali le lunghe attese alle fermate, il venir meno delle corse e il mancato rispetto degli orari stabiliti. Di fronte a questi disservizi, a volte gravi, la Raggi oppone il recupero dei debiti ereditati dalle precedenti amministrazioni capitoline; ma a quale prezzo per la cittadinanza? Le scuse, in fondo, sono sempre le stesse e sempre maggiormente appaiono pretestuose, come se altre capitali con il medesimo numero di abitanti non avessero problemi analoghi gestiti con maggiore organizzazione, efficienza e capacità.
Basti pensare a Madrid che, con 23 linee di metropolitana, riesce a garantire un servizio efficiente del quale la popolazione, molto esigente, è pienamente soddisfatta. Il sindaco di Roma, dalle sue pagine Facebook, propina continuamente l’immagine di una gestione amministrativa della capitale che, in realtà, non corrisponde affatto alla realtà e chi, ogni giorno, cerca di usufruire del servizio pubblico sa benissimo di cosa parliamo soprattutto quando, ad esempio, a piazza Venezia non si riesce a salire sugli autobus strapieni.
Forse è il caso che la Raggi, anziché seguire il metodo della sinistra, di avvicinarsi a fette dell’elettorato quali quelle dei rom o degli immigrati, con la speranza di accaparrarsi nuovi voti per le prossime amministrative, pensi, al contrario, a gestire la cosa pubblica in modo oculato ma anche efficiente riportando Roma, quanto meno, al livello minimo di capitale europea allontanandola dallo standard.
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