Reddito di cittadinanza, Garavaglia: “i percettori sono scesi dopo la pandemia”
Il ministro del Turismo Garavaglia ha riportato le difficoltà nel trovare lavoratori stagionali, ciò mette a rischio l’intera stagione estiva
Secondo i deputati Renzi e Meloni la colpa della carenza di manodopera è del reddito di cittadinanza. Anche il ministro del Turismo leghista Massimo Garavaglia è d’accordo, infatti, riporta il problema della carenza di lavoratori che mette a rischio la stagione estiva. Secondo il ministro «L’erogazione media del reddito è di 580 euro. Con le modifiche, dopo due chiamate congrue, si perde l’assegno. Stiamo trasferendo i dati alle agenzie per il lavoro e ai centri per l’impiego che avranno questo compito oltre a un riconoscimento economico quando collocano qualcuno. Ma l’ordine di grandezza del fenomeno va raccontato nel dettaglio».
Continua così il ministro del Turismo: «Da dopo la pandemia i percettori di reddito sono costantemente scesi. Negli ultimi tre mesi, di 50 mila unità al mese. In tutto sono tre milioni di persone. Un terzo, sulla base della legge, è occupabile. Sono 900 mila. Di questi, il 20-22% ha già un impiego, che però non gli fa superare la soglia di povertà. Ne restano 750 mila. Il 55% donne, molte con bambini difficilmente occupabili in settori come edilizia e agricoltura, il 45% uomini. Due terzi sono al Sud. Quindi, nelle aree in cui c’è una carenza di manodopera ci sono 300 mila percettori di reddito. Un numero consistente di loro ha un livello di scolarizzazione che non raggiunge la terza media. Questo è il quadro».
Infine, il ministro Garavaglia conclude così: «Anche mandando a lavorare tutti non risolveremmo la questione delle vacanze e infatti lo stesso Garavaglia dice che c’è bisogno di un nuovo decreto flussi»