Reddito di Inclusione, Piazzoni (Pd): “Dal 1 dicembre al via le domande”

La prima misura unica nazionale per il contrasto alla povertà, introdotta dal Governo. Misura volta all’inclusione attiva delle persone in condizione di povertà

“Siamo all’avvio di una delle principali innovazioni per il nostro Paese in tema di welfare: dal primo dicembre si potranno infatti presentare le domande per il Reddito di Inclusione (ReI), la prima misura unica nazionale per il contrasto alla povertà, introdotta dal Governo”. Lo afferma la Deputata del Partito Democratico Ileana Piazzoni, relatrice alla Camera della legge delega per il contrasto alla povertà e del relativo decreto attuativo. “Il ReI rappresenta una svolta importante per il nostro sistema di protezione sociale, che per la prima volta si dota di una misura volta all’inclusione attiva delle persone in condizione di povertà: accanto all’erogazione di un beneficio economico (che per le famiglie numerose supererà i 500 euro mensili) il ReI prevede una progettazione integrata da parte dei diversi servizi territoriali, con lo scopo di attivare percorsi di reinserimento sociale e lavorativo finalizzati alla fuoriuscita del nucleo familiare dalla condizione di povertà".

Nella prima fase di avvio, il Rei sarà rivolto prioritariamente ai nuclei familiari con figli minori, figli con disabilità, donne in stato di gravidanza o persone ultra cinquantacinquenni disoccupate, ma già dal primo luglio dell’anno prossimo potranno accedere al ReI tutte le persone in condizione di povertà secondo i requisiti economici previsti dalle norme: ISEE inferiore a 6.000 euro, ISRE inferiore a 3.000 euro (indicatore del reddito disponibile diviso la scala di equivalenza dell’ISEE), patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa inferiore a 20.000 euro di valore IMU, patrimonio mobiliare inferiore a 10.000 euro (8.000 euro per la coppia, 6.000 euro per il singolo). Per accedere al ReI, è necessario presentare la domanda predisposta dall’INPS (già disponibile sul portale dell’Istituto e sul sito del Ministero del lavoro) presso il comune di residenza o gli altri punti di accesso stabiliti a livello di ambito territoriale: essenziale in questa prima fase sarà la predisposizione di campagne informative da parte dei comuni, che siano in grado di coinvolgere la rete del terzo settore e tutte le associazioni che sul territorio si occupano di contrasto alla povertà e sostegno alle persone in difficoltà.

"L’avvio del ReI impegnerà a fondo, specie nei primi mesi, gli operatori dei servizi territoriali: in merito a ciò sarà fondamentale che i comuni si attivino per la formazione e il loro rafforzamento, possibili grazie alle risorse che saranno messe a disposizione per questa finalità: 500 milioni di euro già sono stati stanziati per potenziare la rete dei servizi sociali (16 milioni destinati al Lazio) mentre una quota strutturale di risorse (297 milioni nel 2018, 347 nel 2019 e 470 milioni a partire dal 2020) sarà destinata agli ambiti territoriali per potenziare personale e servizi. L’avvio del ReI conclude Piazzoni rappresenta un punto cruciale nelle politiche di contrasto alla povertà del nostro Paese e deve vedere tutte le istituzioni e gli attori sociali coinvolti adoperarsi per riuscire a raggiungere da subito il maggior numero di persone che possono beneficiare della misura".

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