Regionali. Lazio, Leodori: “mi candido a primarie Centrosinistra”
Si svolgeranno a primavera le elezioni per individuare il successore di Nicola Zingaretti
Ora è ufficiale. Daniele Leodori si candida alle primarie del centrosinistra che dovranno individuare il candidato alla presidenza della Regione Lazio, dopo il decennio di Nicola Zingaretti, alle elezioni che si svolgeranno la prossima primavera. Il vicepresidente della Regione ha annunciato la sua scelta nel corso di un evento allo Chalet al laghetto dell’Eur a Roma alla presenza di tante personalità politiche e civiche del territorio, e del mondo dell’imprenditoria, come il presidente del Car, Massimo Pallottini, e il presidente di Confesercenti Roma, Valter Giammaria.
“Ci sarò con le mie caratteristiche costruttive, di pacatezza e equilibrio”
“Mi candido alle primarie, darò il mio contributo insieme a tanti amministratori, personalità e gente comune che hanno scelto di fare questo percorso insieme a me- ha detto Leodori- Sono a disposizione per aiutare la coalizione a individuare il percorso per essere competitiva”. Una coalizione che secondo Leodori “dovrà essere la più ampia possibile, inclusiva partecipata e provare a individuare la persona che col metodo delle primarie dovrà guidarla. Io in quel percorso ci sarò, con le mie caratteristiche costruttive, di pacatezza, equilibrio e con convinzione per apportare un contributo importante”.
“Non vedo rischi di possibili primarie del Pd”
“Se noi facciamo un percorso ordinato e corretto all’interno del contesto di una coalizione regionale individueremo la scelta migliore per guidarla. Non credo che le primarie debbano essere viste come un pericolo per la coalizione, tutt’altro: sono un percorso di avvicinamento al più grande appuntamento elettorale. Non vedo rischi di derive come qualcuno sostiene”. Il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, nel comunicare la sua candidatura alle primarie del centrosinistra per le prossime elezioni regionali non vede il rischio di possibili “primarie del Pd”, considerato la già annunciata decisione di essere della partita da parte dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato e quella possibile dell’ex deputato ed europarlamentare Enrico Gasbarra.
Né teme il rischio di un intervento esterno “di sintesi” del segretario del PD, Enrico Letta. “Credo che dobbiamo fare” le primarie “con equilibrio, apportando un contributo costruttivo, rispettandone l’esito, qualunque esso sia – ha aggiunto Leodori – Anche perché di primarie con personalità importanti ce ne sono state anche in passato e non mi sembra che abbiano portato momenti di tensione particolare. Quindi, se facciamo le primarie con lo spirito giusto, teso a fare partecipare, includere, estendere e ampliare la coalizione credo siano un momento molto importante”.
“Campo larghissimo è arricchimento non problema”
“L’ampliamento della coalizione non deve essere visto come la somma algebrica del consenso, sarebbe sbagliato, ma come il tentativo di includere il più possibile e di trovare la sintesi al rialzo sulle questioni in campo da affrontare. Si può tenere l’attuale coalizione ampliando ulteriormente a forze civiche, qualunque esse siano”. Così Leodori ha spiegato come pensa di costruire una coalizione capace di tenere insieme da Azione al M5S e allargarsi fino alle forze civiche moderate di centrodestra.
“La storia del nostro Paese è piena di esempi in questo senso, ne cito uno: la Carta fondamentale su cui basiamo la nostra impalcatura giuridica e istituzionale ha preso spunto dalla sintesi di culture diversissime tra loro, che però sono riuscite a mettere in piedi quella Carta Costituzionale che ancora oggi, a distanza di quasi 80 anni, è la più all’avanguardia. Sicuramente lo è in Europa, probabilmente nel mondo e ancora viene presa ad esempio- ha detto Leodori citando la Costituzione- Quindi credo che da questo esempio dobbiamo prendere spunto per fare una sintesi alta, su questioni importanti, che dovremmo allargare in futuro. Non temo la coalizione ampia e un campo larghissimo, credo sia un arricchimento e non un problema“. (Mtr/Dire)