“Con questo Memorandum vogliamo rafforzare la cooperazione economica, commerciale, tecnica, scientifica e culturale con la Sassonia, una delle più importanti realtà della Germania, a tutto vantaggio di imprese, centri di ricerca e istituzioni pubbliche del nostro territorio.” Questa la dichiarazione dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani, dopo aver firmato, oggi a Dresda, assieme al presidente del Land della Sassonia, Stanislaw Tillich, un Memorandum d’Intesa che pone le basi per una stretta collaborazione tra i due enti e per la condivisione dei reciproci patrimoni di conoscenze. L’accordo prevede che la Regione Lazio e lo ‘Stato Libero della Sassonia’ lavorino assieme per il rafforzamento degli scambi commerciali e scientifici tra i due territori e incrementino la cooperazione nei settori del commercio e della scienza e tecnologia, supportando le imprese nelle aree di interesse comuni: aerospazio (con particolare riferimento al settore dei componenti per i sistemi aeronautici e spaziali), tecnologie ambientali e per l’energia, microelettronica e Ict, bioscienze e biotecnologia e sistemi di mobilità intelligente.
Inoltre le due istituzioni si impegnano a sostenere organismi e stakeholder regionali del Lazio e della Sassonia nella loro partecipazione ai programmi europei (es. Horizon 2020) rispondendo a call for proposals di mutuo interesse, tramite il supporto e il coinvolgimento degli uffici regionali di rappresentanza a Bruxelles.
Ma la collaborazione tra le due regioni va anche al di là della semplice relazione bilaterale e dell’ambito europeo; il memorandum prevede infatti anche che Lazio e Sassonia sviluppino una partnership collaborativa per realizzare una cooperazione economica congiunta verso paesi terzi.
“Oltre al rafforzamento della collaborazione bilaterale negli ambiti economico, scientifico e culturale – ha aggiunto l’assessore Fabiani – obiettivo fondamentale dell’intesa firmata oggi è quello di dare un contributo al processo di integrazione europeo, soprattutto in questa difficile fase storica caratterizzata da disaffezione e diffusione di movimenti euroscettici.” “La previsione, infatti, di operare congiuntamente e anche in sinergia nelle strategie di azione economica verso paesi terzi, testimonia per sua natura, la necessità e il vantaggio che la dimensione europea può dare ai nostri sistemi produttivi, in uno scenario globale in cui si muovono player di grande rilevanza”
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