Avrebbe sborsato una tangente di 15 mila euro per riammodernare senza permessi la propria abitazione. È l’accusa con cui un regista teatrale romano è stato rinviato a giudizio insieme con 15 persone tra impiegati comunali e costruttori.
Nella lista degli imputati che avrebbero fatto girare mazzette, anche altre figure di personaggi noti dell'imprenditoria capitolina.
Il cuore della corruzione è stato radicato nel Dipartimento «Programmazione e attuazione urbanistica».
Il gup Simonetta D’Alessandro ha anche condannato a un anno e 4 mesi per corruzione un vigile urbano che avrebbe strappato (senza intascarla) la promessa di una tangente di 50 mila euro per non depositare fotografie che avrebbero attestato le irregolarità.
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