Categorie: Opinioni

Report Usa: Lobbisti, Trump e i lavoratori, come cambia il vento

Quando in Italia ci occupiamo di politica americana ci capita spesso di sentir parlare dei lobbisti. Ma chi sono i lobbisti? E cosa fanno in pratica? Il terremoto politico istituzionale seguito all'arrivo di Donald J.Trump alla Casa Bianca ci da modo di spiegare meglio questo argomento. Pensate che nei primi cinque giorni di governo, Trump ha cancellato quasi del tutto le politiche di Obama. A Washington DC molti sono in ambasce. Trump sta facendo quello che aveva promesso in campagna elettorale. La stampa è tramortita. Non gli era mai capitato di vedere all'opera uno che volenti o nolenti, fa quel che dice! Non riescono ancora a crederci. Il 23 gennaio il Presidente ha invitato alla Casa Bianca i managers delle aziende di affari e delle case automobilistiche americane, oltre che ai capi dei sindacati manifatturieri.

Meno due. Molto importanti. Chi sono? E perché?
Ci aiutiamo con un pezzo di Sundance, importante blogger politico del sito The Last Refuge. L'assenza palese. Il chi non c'era a questo incontro ci da il modo di raccontarvi una storia. Questa. Nell'incontro tenuto da Trump con i capi di imprese di affari, delle più importanti industrie automobilistiche e dei sindacati dei lavoratori, due uomini molto importanti si sono fatti notare per la loro assenza: il presidente della US CoC, Chamber of Commerce (la Camera di Commercio degli Stati Uniti d'America) Tom Donohue e il presidente dell'Organizzazione degli Industriali e della Federazione del Lavoro, la AFL-CIO, Richard Trumka. Al di la del loro nome pomposo, né l'uno, né l'altro hanno un vero seguito nel paese, ma hanno molti fondi finanziari, messi a disposizione dall'establishment della globalizzazione interna ed esterna agli USA.

Queste due organizzazioni sono le "proprietarie" dell'UNIPARTY cioè del partito Repubblicano e di quello Democratico, poiché li finanziano in tutto e per tutto. Poi li fanno anche litigare, gli fanno fare il teatro dei pupi. Ma le decisioni le prendono loro. Chi li comanda possiede giornali, televisioni, radio e manifestanti, pronti a dimostrare in piazza per i diritti più disparati. La ragione della loro assenza ci aiuta a capire la palude dell'UNIPARTY. A Washington DC c'è sempre stata una falsa scelta tra i due Partiti che hanno condiviso gli stessi fini e la stessa ideologia. Fanno finta di essere avversari ma in realtà sono due facce della stessa medaglia. Sono un Partito unico.
Il ramo repubblicano dell'UNIPARTY è finanziato da Tom Donohue e i suoi amici della US CoC mentre il ramo democratico è finanziato da Richard Trumka ed i suoi amici della AFL- CIO.

Questi sono i due lobbisti che a Washington DC mantengono ben umida la palude con un fiume di denaro. Lo sanno tutti a Washington DC, è il segreto di pulcinella. Ma nessuno ne parla. Il fatto che Trump non abbia invitato né l'uno né l'altro  ci fa capire la novità e l'indipendenza di Trump che si è finanziato da solo e con i contributi dei suoi seguaci. I sindacalisti presenti all'incontro erano rappresentanti dei metalmeccanici, degli edili, dei saldatori etc. etc. Al termine dell'incontro hanno dichiarato congiuntamente che il Presidente Trump aveva mantenuto le promesse elettorali di ritirare gli USA dal  TTP. Con questa decisione si invertono le politiche degli ultimi 30 anni, fatte  di accordi penalizzanti per i lavoratori USA che hanno portato alla distruzione di milioni di posti di lavoro.

Capite qual è stato il vero significato della campagna elettorale del Presidente Trump? IL LAVORO  e il salvataggio della classe media e operaia americana.
Ancora hanno detto che il Presidente gli ha spiegato i suoi piani sul commercio, energia e investimenti sulle infrastrutture. "Noi lavoreremo con lui per realizzare i suoi piani. Poi il Presidente ci portò nell'ufficio ovale, la sede del suo potere. Il rispetto che il Presidente ci ha dimostrato è stato incredibile. Nessun presidente ci aveva mai ricevuto nella sala ovale". Trump ha passato tutta la vita a lavorare con questi operai , sono i suoi colleghi. Parla come loro con un linguaggio molto alla mano. Non è il linguaggio da professorino ma incomprensibile di Obama. Questa è stata un altra arma molto forte per la sua vittoria. L'essere comprensibile dal popolo medio. Questa elezione è stata la prova che quando il popolo vuole, comanda ancora. Ora toccherà all'Europa? Il modello Trump arriverà fino da noi?

2017: Francia, Germania, Italia. Potrebbe essere l'anno della svolta.

Redazione

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