Riace, arrestato il sindaco degli immigrati; da eroe PD a criminale
Arrestato il sindaco di Riace in seguito a operazione della Guardia di Finanza e della Procura di Locri
Che l'Italia sia uno strano Paese ormai lo sappiamo bene; la storia ce lo insegna e basta guardarsi indietro per capirlo subito, per vedere eroi divenuti criminali, salvatori della Patria respinti e politici osannati il giorno dopo ignorati; ma la vicenda del sindaco di Riace e del suo comune assorta agli onori delle cronache come modello di accoglienza dei migranti, presentato dalla sinistra come simbolo dell'immigrazione accolta liberamente, come l'uomo a cui guardare in questi tempi di guerra civile politica nella quale il casus belli è rappresentato dalla chiusura dei porti e dallo fermo imposto agli sbarchi, lascia interdetti se, il giorno dopo, ritroviamo in manette il protagonista di quella che era diventata una vera e propria saga contro chiunque non fosse favorevole al tipo di immigrazione che abbiamo avuto sinora.
Lascia perplessi la notizia dell'arresto di Domenico Lucano, sindaco di Riace, per favoreggiamento dell'immigrazione in seguito a una ordinanza di custodia cautelare del GIP di Locri; sembra sia il risultato di una indagine condotta dalla Guardia di Finanza ed avente ad oggetto la gestione dei finanziamenti destinati all'accoglienza ed erogati dal ministero dell'interno e dalla prefettura di Reggio Calabria.
Risale a fine agosto la protesta inscenata dallo stesso Lucano nella piazza del paese unita allo sciopero della fame allo scopo di far sbloccare i fondi, destinati all'accoglienza dei migranti, da parte del ministero dell'interno; in quella stessa occasione aveva minacciato di "chiudere tutto e restituire anche i fondi raccolti con le donazioni" nel caso in cui dal ministero non ci fossero stati segnali positivi in merito.
Il modello Riace, così definito unanimamente dai suoi sostenitori, viene messo a dura prova, pertanto, con questa operazione della Guardia di Finanza denominata "Xenia" eppure la rivista Fortune nel 2016 inserì il sindaco Lucano addirittura tra i 50 leader più influenti al mondo; il sistema dell’accoglienza diffusa da lui creato, con i migranti ospitati in appartamenti indipendenti, aveva portato nel piccolo centro calabrese di Riace 500 migranti che, quasi superavano numericamente, il migliaio di riacesi che popolano il paesino; addirittura si era inventato una moneta locale virtuale, spendibile solo a Riace, fatta di banconote raffiguranti il volto di personaggi come Peppino Impastato, Che Guevara o il Mahatma Gandhi ma nel suo operare divenuto, ultimamente, una vera e propria battaglia per una presunta accoglienza ed integrazione dei migranti, Lucano è entrato in polemica, scontandosi con toni accesi, anche con il ministro dell'Interno Salvini che in giugno lo aveva apostrofato dicendo "sei uno zero" in seguito a scontri verbali volati attraverso i media; tutta la sinistra si è sempre schierata a sostegno di Lucano e con essa anche lo scrittore Roberto Saviano insieme alla giunta regionale di Mario Oliverio.
Seguiremo con attenzione gli sviluppi di questa inchiesta senza meravigliarci del fatto che un ennesimo noto personaggio sia finito dall'altare alla polvere; resta, per ora, il dubbio se quanto fatto risponda alle risultanze investigative o finisca tutto in una bolla di sapone.