Proseguono gli eventi culturali promossi dalla Soprintendenza presso il complesso degli Edifici del Foro di Praeneste. La conferenza in programma sabato 12 novembre presenta per la prima volta al pubblico lo studio complessivo dei preziosissimi oggetti di corredo della Tomba Galeassi di Palestrina, a più di 150 anni dalla loro scoperta.
Rinvenuta nel 1863 a Palestrina, nella necropoli della Colombella, la Tomba Galeassi rappresenta una delle più importanti sepolture del periodo orientalizzante rinvenute nel Latium Vetus, celeberrima per le straordinarie oreficerie che ha restituito, che evidenziano la ricchezza ed il potere dei personaggi dominanti della società della antica Praeneste nel VII e VI secolo a.C. Laura Ambrosini, nota studiosa di antichità etrusche ed italiche, ha accertato che l’insieme degli oggetti finora ritenuti un unico corredo in realtà sono da riferire ad almeno quattro diverse sepolture femminili, probabilmente non distinte durante lo scavo della tomba.
Per la prima volta, inoltre, lo studio ricompone l’insieme degli oggetti rinvenuti dal Galeassi, smembrati dopo il ritrovamento: in gran parte venduti nel 1865 ad Augusto Castellani, orafo e mercante antiquario di Roma, sono oggi divisi tra il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma e il British Museum di Londra. Un’altra parte, venduta ad un altro noto gioielliere romano, Giovan Battista Milani, purtroppo non è più rintracciabile.
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