Nell'ambito della inchiesta sulle baby squillo a Terni, i Carabinieri hanno arrestato Aurelia Mudavoiu, una donna romena, che operava anche a Rieti, considerata l'organizzatrice del giro di prostituzione anche minorile.
La giovane è accusata di favoreggiamento, sfruttamento e induzione alla prostituzione e, secondo quanto accertato nel corso dell'inchiesta, coordinata dalla Dda di Perugia, viene considerata dagli investigatori l'«ape regina» del gruppo: avrebbe gestito l'attività di due delle ragazzine e lei stessa si sarebbe prostituita tra Terni, Roma, Perugia e Rieti, contando su una clientela molto vasta e facolotosa.
I clienti della romena erano operai, impiegati, liberi professionisti ma anche tanti pensionati, forse la fetta di clientela più vasta.
Ma sembra che la donna, avvenente e senza scrupoli, non si limitava ad esercitare il mestiere più antico del mondo ma era anche la mente e il braccio operativo di una vasto giro di baby squillo – soprattutto romene e ucraine – che faceva prostituire a Terni e in altre città dell’Umbria e dell’alto Lazio e, probabilmente anche con clienti reatini che verranno chiamati a chiarire la loro posizione in Procura.
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