Borgorose (RI), trasporto illecito di rifiuti: denunciate due persone
A Borgorose cinque tonnellate e due autocarri sequestrati per trasporto illecito di rifiuti. Due le persone denunciate
A Borgorose (Rieti), i Carabinieri della Stazione Forestale hanno accertato trasporto illecito di rifiuti che provenivano da attività edilizie. Sono state circa cinque le tonnellate sequestrate, insieme a due autocarri. Due inoltre le persone denunciate.
Il comunicato dei Carabinieri
In merito all’accaduto, il Gruppo Carabinieri Forestale Rieti, ha rilasciato un comunicato stampa: “In due distinti servizi di controllo del territorio, svolti rispettivamente nei Comuni di Collalto Sabino e Borgorose, i Carabinieri della Stazione Forestale di Borgorose hanno accertato attività di trasporto illecito di rifiuti speciali provenienti da attività edilizie. In entrambi i casi, i militari hanno provveduto a deferire alla competente Autorità Giudiziaria i titolari delle due imprese edili coinvolte e a sequestrare, oltre ai rifiuti, anche gli stessi autocarri adibiti al loro trasporto, avvenuto in assenza di autorizzazione”.
Cosa prevede la legge
Per i reati accertati – prosegue il comunicato – ecco cosa prevede la legge: “In caso di condanna, pene molto severe, consistenti nell’arresto fino a un anno e nel pagamento di una sanzione pecuniaria che può raggiungere i 26.000 euro, nonché la confisca obbligatoria del mezzo utilizzato per il trasporto illecito. L’attività dei Carabinieri Forestali, volta a verificare il rispetto delle normative di settore, ha consentito di impedire che i rifiuti trasportati, in totale oltre 5 tonnellate, non venissero immessi nel circuito della gestione illecita o abbandonati in discariche abusive. L’illecita gestione dei rifiuti, pericolosi e non, contribuisce non solo all’inquinamento ambientale ma anche al danneggiamento del tessuto economico del nostro Paese. Infatti, chi agisce operando ‘in nero’ o non rispettando le leggi, al fine di ridurre i costi aziendali in spregio della normativa, lede le altre aziende che svolgono invece la propria attività nel rispetto della legalità”.