Ormai i cittadini romani sono avvezzi, assuefatti alla sporcizia delle strade, alle scene poco edificanti dei cassonetti dei rifiuti stracolmi e della immondizia sparsa tutta intorno per terra, immagini che si ripetono tutti i giorni, in periferia come in centro. Le temperature molto alte, poi, e il permanere degli scarti sotto il sole per un tempo prolungato causano una putrefazione dei rifiuti con l’emissione di un forte odore sgradevole.
A questo punto, con una situazione già incancrenita, è estremamente arduo negare l’evidenza.
“Mentre in Ama si fa il balletto delle nomine, al Prenestino i cittadini sono arrivati al punto di dover fare la differenziata fuori dai cassonetti. Con la raccolta ferma e i recipienti stracolmi, non hanno altra scelta se non lasciare le scatole di cartone a terra davanti ai cassonetti bianchi, la plastica davanti a quelli blu e così via.
In mezzo a questa situazione paradossale il sindaco ha ancora il coraggio di dire che la città è più pulita di come l’ha trovata, e ha pure la faccia tosta di ‘auspicare’ che la raccolta rifiuti riparta in tempo per la riapertura delle scuole. Dovremmo chiedere ai romani cosa ne pensano dei suoi buoni propositi”.
Così in una nota Daniele Diaco, consigliere capitolino M5s e vicepresidente della Commissione Ambiente.
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