"Non bastavano le criticità romane, adesso l'emergenza rifiuti scatta anche in provincia". Lo ha dichiarato Giuseppe Simeone, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare della Regione Lazio. "Prendo atto – ha affermato il consigliere – della lettera indirizzata dal presidente della Provincia di Latina Carlo Medici e da una ventina di sindaci al governatore Nicola Zingaretti. Intendo sollecitare quest'ultimo a prendere posizione su questo annoso problema".
"Come è noto – ha aggiunto Simeone -, nel territorio pontino due impianti sono a oggi indisponibili per manutenzione (Sep di Pontinia ed ex Kyklos di Aprilia). Ciò starebbe provocando una drastica riduzione del quantitativo di umido conferibile. Se da un lato la Regione Lazio chiede di aumentare la quota di raccolta differenziata, con l'obiettivo del 70% entro il 2025, al tempo stesso dovrebbe mettere in condizione i Comuni di poter depositare l'umido. Senza impianti diventa davvero complicato. Specialmente in una situazione come quella attuale, caratterizzata dal trasferimento di una mole ingente di rifiuti romani nel territorio pontino. Ovviamente vi sono responsabilita' anche del Comune di Roma. Con il Campidoglio che preferisce portare i rifiuti fuori dalla Capitale e dall'hinterland, facendo gravare il peso delle proprie inefficienze sui territori periferici".
"La realtà – ha proseguito l'esponente di Forza Italia – è che il Lazio ha oltrepassato la linea rossa e che la provincia di Latina si trova impantanata in una emergenza strutturale. Diversi sindaci già nelle prossime ore, per correre ai ripari, potrebbero emanare ordinanze per ridurre il conferimento dell'umido. Si tratterebbe di un'opzione estrema, tale da danneggiare i cittadini e le attività turistico commerciali che in questo periodo dell'anno vedono aumentare in maniera esponenziale le presenze. Il nodo sta nell'assenza di interventi e di scelte da parte di Zingaretti, che ha innescato un circolo vizioso tale da ricadere solo sulle spalle dei cittadini. L'emergenza dei rifiuti c'è e come tale deve essere affrontata. Quindi il presidente Zingaretti deve smettere di nascondersi e metterci la faccia. Il governatore del Lazio dovrebbe dare delle risposte immediate ai suoi interlocutori istituzionali locali come agli stessi cittadini. Se non è in grado di darle, si dimettesse da presidente della Regione e lasciasse che gli elettori possano decidere da chi essere governati. A noi di certo sta a cuore il futuro dei nostri territori e delle comunità che rappresentiamo. Queste non possono continuare a vivere a proprio discapito un'emergenza che si paga in termini di qualità della vita, di sicurezza e di sviluppo".
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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