Rilancio del Centro equestre federale
Il Comune di Rocca di Papa spinge per la realizzazione
Si è svolto martedì l’incontro tra il sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia e la presidentessa della FISE Antonella Dallari, circa il futuro del Centro equestre federale dei Pratoni del Vivaro, che segue quello avuto con il presidente regionale del Coni Riccardo Viola.
“Apprendo con piacere lo stanziamento di un finanziamento da parte del Comitato olimpico nazionale per effettuare i primi interventi di riqualificazione sulle strutture – dichiara il primo cittadino – e l’intento di iniziare un percorso di rilancio e riqualificazione del polo sportivo roccheggiano, che vanta trascorsi d’eccellenza nel mondo dell’equitazione”.
Sulla scia dell’allarme lanciato in merito all’instabilità occupazionale dei dipendenti, e in seguito alla recente nomina del nuovo presidente del Coni Giovanni Malagò, sono in programma ulteriori incontri che mirano a porre le basi per un nuovo percorso di sviluppo, che riporti il Centro equestre federale ai fasti di un tempo.
Dalle Olimpiadi del 1960, i più importanti nomi dell’equitazione nazionali e internazionali hanno gareggiato sugli splendidi percorsi naturalistici del centro ippico di Rocca di Papa.
“E’ giunto il momento di fare squadra – continua il primo cittadino -. E’ opportuno che il Coni, insieme al Comune e la Regione Lazio, individuino al più presto il modo di poter sfruttare a pieno le potenzialità del Centro equestre, con i suoi 145 ettari di colline e distese verdi, rilanciando da un lato l’allevamento e le discipline del cavallo, e dall’altro aprendo alle altre federazioni che già oggi trovano nel Cef una location ideale per gare e competizioni a livello nazionale, come la mountain-bike, l’atletica e persino il tiro con l’arco.
La nostra priorità, oltre alla stabilizzazione del personale, è quella di ridare lustro a una risorsa sportiva fondamentale per il territorio, obiettivo per cui abbiamo sempre mostrato piena disponibilità. Mi farò promotore, inoltre, di un tavolo dei sindaci del comprensorio, perché siano anch’essi protagonisti di un progetto di sviluppo condiviso, che veda nel Centro equestre federale l’elemento trainante, con risvolti fondamentali sia in termini occupazionali che turistici”.