A partire dal prossimo luglio, ottenere o rinnovare il passaporto potrebbe diventare più agevole per i cittadini italiani grazie all’introduzione di una nuova modalità di richiesta presso gli uffici postali. Dopo una fase sperimentale avviata lo scorso marzo e completati i necessari passaggi normativi, sarà infatti possibile recarsi in uno dei 13.000 uffici postali del Paese, senza distinzione tra piccoli e grandi centri, per presentare la propria domanda di rilascio o rinnovo del passaporto.
Questa innovazione, che sarà implementata gradualmente, promette di ridurre significativamente i tempi di attesa per la richiesta del passaporto, soprattutto nelle città dove ottenere un appuntamento in questura è ancora un’impresa ardua. Tuttavia, i costi associati alla procedura rimangono un aspetto critico. Oltre al consueto bollettino da 42,50 euro e alla marca da bollo da 73,50 euro, i cittadini dovranno pagare un ulteriore contributo di 14,20 euro per il servizio postale, portando il costo totale a 130,20 euro. Questo rende il passaporto italiano uno dei più cari in Europa, dove ad esempio in Spagna costa 30 euro e in Germania 60 euro.
Nonostante i costi elevati, la possibilità di richiedere il passaporto presso gli uffici postali rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione del processo. Gli uffici postali agiranno come intermediari, fornendo ai richiedenti una ricevuta con il codice del protocollo e l’indicazione dell’Ufficio di Polizia che gestirà la pratica. In alternativa, i cittadini potranno richiedere la consegna del passaporto direttamente a casa.
I tempi di attesa per il rilascio effettivo del documento, tuttavia, continuano a destare preoccupazione. Secondo un’inchiesta di Altroconsumo, la situazione è migliorata in diverse città rispetto a sei mesi fa, ma rimangono ancora molti disservizi. In città come Bologna, Cagliari, Firenze, Milano e Torino, i tempi di attesa possono superare i tre mesi, con casi estremi come Pordenone dove si arriva fino a otto mesi. In alcune città, come Bergamo, gli appuntamenti in questura non sono nemmeno disponibili.
Nonostante queste criticità, molte questure stanno facendo progressi significativi per accelerare le procedure. A Bolzano, ad esempio, il tempo di attesa per un appuntamento è passato da quasi otto mesi a soli sei giorni tra novembre e aprile scorso. Inoltre, dall’ultimo marzo è stata attivata sulla piattaforma della Polizia di Stato un’agenda per appuntamenti prioritari, riservata a coloro che devono partire entro 30 giorni per motivi di salute, studio, lavoro o turismo, permettendo di ottenere il passaporto in tempo utile.
Questa nuova modalità di richiesta presso gli uffici postali, sebbene più costosa, rappresenta un importante passo avanti per ridurre i disagi legati alle lunghe attese. La sfida ora è mantenere l’efficienza e l’accessibilità del servizio, garantendo che tutti i cittadini possano ottenere il passaporto in tempi ragionevoli, senza ulteriori aggravi economici.
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