Rinnovato il contratto collettivo di lavoro per la scuola. Gli insegnanti pagati malissimo

Un incremento medio di 90 euro lordi. E su questo misero aumento e gli insegnanti italiani sono quelli pagati peggio in tutta l’Europa, arriva lo Stato-vampiro

Classe di liceo di scuola

Alunni nell'aula scolastica

Recentemente è stato rinnovato il contratto collettivo di lavoro per il comparto della scuola: un incremento medio di circa 90 euro lordi. Su questo misero aumento e gli insegnanti italiani sono quelli pagati peggio in tutta l’Europa, arriva lo Stato-vampiro, sempre affamato e bisognoso di sangue per sopravvivere ed elargire prebende agli amici degli amici e che riprende circa il 50 per cento sugli aumenti riconosciuti, quindi rimane meno di nulla.

Stipendi fermi come la scuola italiana

Lo Stato con una mano porge denaro e con l’altra riprende una consistente somma di quella erogata. Sindacati entusiasti del miserabile accordo economico raggiunto, dimenticando che gli stipendi e salari in Italia sono i più bassi di Europa. I sindacati tutto questo tempo dove sono stati? In Europa gli stipendi negli ultimi dieci anni sono cresciuti costantemente. In Germania del 50 per cento e in Francia del 40 per cento, mentre in Italia sono fermi da un decennio, sia nel comparto privato che in quello pubblico.

Sindacati che da molto tempo non si preoccupano più delle tematiche del lavoro a tutela dei lavoratori e lavoratrici ma essenzialmente pensano ad ottenere appalti per le loro cooperative e farsi affidare compiti direttamente dal governo per svolgere una infinità di attività, tutte a pagamento. Vedasi i Caf e tutto quello che ci gira intorno.

Nonostante ciò, ancora milioni di lavoratori e lavoratrici si iscrivono a questi sodalizio nella speranza di essere difesi e tutelati, poveri illusi.

Gli invisibili lavoratori del comparto scuola

Nel comparto della scuola lavorano milioni di addetti, invisibili, con mansioni di bidello, addetti alle mense, alle pulizie e al trasporto degli studenti, privi di tutele e diritti. Le scuole esternalizzano tutte queste attività alle cooperative che spesso sono riferimento dei sindacati, che riconoscono stipendi da fame con una paga oraria di 6 euro lordi.

Comportamenti criminali, anche se la legge prevede che in queste esternalizzazione deve essere applicato lo stesso contratto del committente, ma nessuno lo fa rispettare. I sindacati dove sono che permettono lo schiavismo e poi ci battiamo il petto per gli immigrati quando abbiamo in casa nostra famiglie che vivono peggio dei poveri migranti.

Nel periodo di chiusura delle scuole tutti gli addetti vengono sospesi dal lavoro per cui non percepiscono lo stipendio, né tantomeno possono richiedere interventi da parte dell’Inps per un sostegno economico. Dove sono i sindacati e i politici che permettono lo schiavismo in Italia?

Chissà forse troppo affaccendati a tutelare i propri interessi sulla pelle di disgraziati lavoratori e lavoratrici invisibili, privi di tutele e diritti. Stipendi disarmanti che variano dai 400 agli 800 euro lordi, riconosciuti solamente per nove mensilità. Vergognatevi per non prendervi a cuore i disagi che realmente vivono milioni di cittadini. Non meritate di essere super pagati per fare nulla se non attività lobbistica a favore vostro.

Cesare Giubilei