Ritorna l’ora legale: Unione Europea discute se renderla permanente

Dal 30 ottobre ritorna l’ora legale, mentre l’Unione europea si trova ancora in disaccordo se mantenere il cambio dell’ora

Sveglia

Tutti pronti a mettere un’ora indietro gli orologi. La notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre torna in vigore l’ora solare alle ore 3. Dunque, le ore di luce apparentemente si accorceranno, poiché la sera farà buio prima, di conseguenza anche al mattino il sole sorgerà prima. Tuttavia, in realtà le ore complessive di luce saranno le stesse, anche se andranno a diminuire man mano ci avvicineremo al giorno del solstizio d’inverno. 

Per il ritorno dell’ora legale, invece, si dovrà aspettare al 26 marzo 2023 sempre alle ore 3 del mattino. 

Unione Europea si divide su l’ora legale

Dal 2018 in Unione Europea si discute sull’eliminazione dell’ora legale, giacchè nei Paesi del Nord Europa durante la stagione estiva le giornate sono molto lunghe e la luce irradia gli orizzonti fino a tarda sera. Il cambio dell’ora sembrerebbe proprio accentuare la percezione di questo fenomeno.

Diversamente si schierano gli ambientalisti o i sostenitori delle politiche green, dato che l’ora legale inizialmente era stata introdotta per agevolare il risparmio energetico.

Su questo fronte si batte anche Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) che spinge nel mantenere l’ora legale durante tutto l’inverno. Questa mossa secondo la Società può essere la via più efficace da perseguire per sopperire al rincaro del gas. Infatti, “il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno”, ha sottolineato il presidente Alessandro Miani

Considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro Paese riapparsi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio. Per questo chiediamo al governo Draghi di prendere immediatamente questa decisione”. 

Secondo i dati di Terna, nel 2021 i sette mesi di ora legale hanno fatto risparmiare all’Italia 420 milioni di kilowattora di energia elettrica, un consumo che equivarrebbe al fabbisogno annuo medio di 150mila famiglie. In anidride carbonica, invece, corrisponderebbe a 200 mila tonnellate non immesse nell’atmosfera e dunque a un risparmio economico di 190 milioni di euro

Attualmente in Italia la visione di Sima viene appoggiata da molti come le forze politiche del Partito Democratico, mentre altri partiti come la Lega vedono la soluzione di stabilizzare l’ora una proroga utile, ma se non peritura. 

Ad avvalorare la tesi della negatività del cambio dell’ora sono anche gli studi fatti sulla salute delle persone. Infatti, è stato dimostrato che l’ora legale arrechi minori tassi di mortalità stradale e anche una riduzione del tasso di criminalità. Fenomeni maggiormente legali alla disponibilità di luce serale. Inoltre, svegliarsi prima dell’alba sembrerebbe ripercuotersi con l’aumento di disturbi mentali, problemi cardiovascolari e insonnia.