Tutto pronto per il ritorno sui banchi che domani, lunedì 13 settembre, riguarderà tutte le scuole del Lazio, dalle materne alle superiori. E dopo mesi incertezza, grazie agli interventi del Ministero dell’Istruzione e del Cts, sono state varate le misure finalizzate a contrastare il rischio Covid. Dai test salivari alle finestre aperte o impianti di areazione, dalle mascherine all’utilizzo della piattaforma per verificare i Green pass. L’ultima novità è il certificato verde richiesto non solo a tutti coloro che operano nella scuola ma anche ai genitori degli alunni. Una notizia che ha scatenato la rabbia e la protesta di molte famiglie.
Per quello che riguarda i test salivari, il piano prevede di monitorare almeno 55mila alunni ogni 15 giorni. Un campione, dunque, di circa 110mila studenti al mese, rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta ad un totale di circa 4 milioni 200mila alunni. Ad essere coinvolti, su base volontaria, studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado, ossia elementari e medie. Nel Lazio è stata individuata una platea di 30mila studenti.
Per il ricambio dell’aria il Comitato tecnico scientifico ha stabilito che dovrà essere assicurato aprendo le finestre. Sono però stati stanziati fondi con i quali le scuole possono autonomamente decidere di installare impianti di filtraggio e pulizia dell’aria, “anche perché un conto è aprire le finestre in inverno a Bolzano, altro è farlo a Palermo”, ha osservato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Uno dei problemi sollevati dai dirigenti scolastici in questi giorni riguarda le quarantene nel caso vi sia un positivo in classe. Lo scorso anno erano previsti 10 giorni che sarebbero poi diventati 14 per poter ricevere l’esito del tampone dopo l’isolamento. Ora la legge prevede che per i vaccinati scenda a 7 giorni, ma i dirigenti scolastici mettono in guardia dalle difficoltà che sorgeranno in classi in cui una parte degli studenti è vaccinata e un’altra no, con periodi di quarantene, dunque, diversi.
Tra le misure sulle quali si è maggiormente lavorato per garantire il distanziamento, i trasporti locali. In base alle dichiarazioni del Ministro Giovannini, il Governo avrebbe triplicato i finanziamenti. Da lunedì sarà possibile esaminare meglio la questione, soprattutto nelle grandi città dove sono state intensificate le corse bus: a Roma, ad esempio, sono 3500 in più.
Il personale scolastico vaccinato supera a oggi il 93% e in cinque regioni raggiunge il 100%: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Toscana. Le mascherine, almeno per ora, devono essere indossate e sarà possibile toglierle solo alla mensa e in palestra. Saranno fornite dalle scuole come lo scorso anno. La proposta del ministro Bianchi e contenuta nel decreto del 6 agosto di eliminare le protezioni nel caso in cui tutti gli studenti siano vaccinati, per ora è slittata. Sono comunque necessarie delle linee guida sulle quali si sta ragionando.
“Il Governo ha stanziato circa 2 miliardi destinati agli istituti scolastici, ai comuni e alle province proprio per affrontare e migliorare la didattica, per gli interventi per la protezione individuale, per le piccole manutenzioni e per la razionalizzazione e la creazione di spazi”, ricorda oggi l’assessore del Lazio Claudio Di Berardino, che coordina la commissione Scuola della Conferenza delle Regioni. “Anche per quanto riguarda il complesso sistema dei trasporti si sono svolte riunioni presso tutte le prefetture con l’individuazione di soluzioni in grado di conciliare i servizi per gli studenti con l’organizzazione scolastica”.
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