Rivoluzione Rai: canali diversi in base al genere di contenuto
La Rai si rinnova con il Modello organizzativo per Generi: canali diversi in base alle tematiche e ai format
Grandi trasformazioni in casa Rai, non più reti che offrono ogni tipo di programma, dall’approfondimento al cinema, ma canali suddivisi per genere: intrattenimento prime time, intrattenimento day time, cultura ed educational, documentari, fiction, sport, cinema, approfondimento, kids, contenuti RaiPlay. Questa la rivoluzione Rai: la tv pubblica italiana -nonché quinto gruppo televisivo del continente- riorganizza la sua offerta, anche per adattarsi ai nuovi modelli di comunicazione europei.
Rai: il nuovo Modello Organizzativo per Generi
Il Consiglio di amministrazione della Rai, riunitosi il 27 ottobre sotto la presidenza di Marinella Soldi, ha deliberato all’unanimità l’attuazione del Modello organizzativo per Generi, dando mandato all’amministratore delegato Carlo Fuortes di procedere per la sua attuazione riporta Ansa.
“Il Modello organizzativo per Generi, peraltro già adottato dai principali Broadcaster Pubblici europei, costituisce – sottolinea l’azienda in una nota – un fondamentale momento di discontinuità e un punto di ripartenza ineludibile per l’azienda, accelerando il processo di trasformazione digitale quale requisito necessario al mantenimento del ruolo centrale di Servizio Pubblico in un contesto multipiattaforma”.
“L’evoluzione operativa dall’attuale organizzazione verticale a quella per generi si completerà con il varo del palinsesto estivo che sarà interamente programmato dalle direzioni di Genere. L’attuazione del modello per Generi è il primo passo del nuovo Piano Industriale 2022-2024 che sarà elaborato nei mesi successivi anche nell’ambito del prossimo Contratto di Servizio 2023-2027 ed in relazione alle risorse economiche disponibili”.