Robert Capa, il famoso fotografo ungherese, da alcuni considerato il padre del fotogiornalismo, pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita nei campi di battaglia: 70.000 foto scattate in quasi 40 anni di vita; con i suoi reportage, è stato testimone di cinque diversi conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la seconda guerra sino – giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo – israeliana e la prima guerra d'Indocina.
Al Museo di Roma – Palazzo Braschi (Piazza Navona, 2), è in corso dal 3 ottobre fino al 6 Gennaio la mostra "Robert Capa in Italia", un racconto in bianco e nero del 70 ° anniversario dello sbarco degli alleati.
L'evento coincide con il centenario della nascita del fotografo (1913 – 1954), e in occasione dell'Anno Culturale Ungheria – Italia 2013.
L'esposizione consta di 78 fotografie che mostrano momenti della guerra subita dalla gente comune, piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, soldati e civili vittime della stessa strage. Le foto degli alleati accolti con gioia a Monreale o in perlustrazione nei campi di battaglia velati dal fumo si alternano con gli scatti della resa di Palermo e altri sulla distruzione della Posta centrale di Napoli. L'obiettivo di Capa ferma l'immagine drammatica delle persone in fuga dalle montagne vicino a Montecassino dove infuriano i combattimenti o del funerale delle giovani vittime delle Quattro Giornate di Napoli.
Le immagini colpiscono ancora oggi per la loro immediatezza e per l'empatia che scatenano in chi le guarda.
Endre Erno Friedmann, noto con il nome di Robert Capa, nasce a Budapest nel 1913 e muore per lo scoppio di una mina nel 1954 a Thai Binh in Vietnam durante la prima guerra d'Indocina.
La mostra, curata da Beatrix Lengyel, è promossa da Roma Capitale, Assessorato della Cultura, in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, l'Accademia d'Ungheria a Roma e l'Ambasciata d' Ungheria a Roma.
L'organizzazione è a cura di Zètema Progetto Cultura.
La mostra sarà successivamente presentata a Firenze presso il Museo Nazionale Alinari della Fotografia.
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