Roberto D’Ottavio, diritto all’istruzione: una legge regionale per le scuole dei piccoli comuni
“Non si può avere come unico criterio il numero degli alunni – secondo Roberto D’Ottavio – perché l’istruzione è un diritto sancito dalla nostra Costituzione”
Roberto D’Ottavio, già assessore ai lavori pubblici al Comune di Civitavecchia ora candidato alla Regione Lazio in quota Forza Italia, lancia il suo appello in difesa della continuità didattica per piccoli Comuni, soprattutto quelli montani.
D’Ottavio: “Una legge regionale a favore dei piccoli comuni”
“Una delle battaglie che sposerò sarà quella di garantire le scuole e quindi l’attività didattica dei piccoli comuni, soprattutto quelli montani. La situazione attuale, infatti, vede una legislazione ministeriale troppo centralizzata e quindi lontana dalle reali esigenze del territorio – continua D’Ottavio – è necessario creare una Legge Regionale che vada in deroga alle circolari ministeriali, al fine di garantire, perlomeno per i comuni fino a 3000 abitanti il diritto all’istruzione.
Il quadro attuale per questi borghi a livello di garanzia didattica è alquanto sconcertante, non solo si sta assistendo al fenomeno delle pluriclassi, agli accorpamenti, e alla stessa chiusura dei plessi, ma pure dove si riesce a sventare queste situazioni, se ne adottano altre non meno dannose, quali la soppressione del tempo prolungato, piuttosto che il taglio del personale docente e non docente.
Il diritto all’istruzione per tutti e non il criterio del numero
Non si può avere come unico criterio il numero degli alunni, perché l’istruzione è un diritto sancito dalla nostra Costituzione e con questa procedura non viene di fatto garantito.
Il criterio del numero penalizza eccessivamente queste realtà, vittime di una legislazione che non tiene conto della specificità della realtà territoriale. E’ necessaria una Legge Regionale, cui mi farò promotore sin da subito, non è possibile attuare politiche di sviluppo di aree Interne, anche mediante i fondi del PNRR e dall’altro non garantire i servizi essenziali. Un gap legislativo che va colmato, appunto, rendendo materia Regionale la regolamentazione delle scuole di questi piccoli borghi, questo sarà il mio impegno” conclude D’Ottavio.