Pittore, architetto e partigiano della Resistenza romana, Filiberto Sbardella (Palestrina, 1909 – Roma, 1983) ha contribuito a scrivere importanti pagine di storia del nostro Paese. Nella sua vita, medesimo impegno ha dedicato al tema della Memoria.
In occasione della presentazione del libro di Fabrizio R. Amati “Antitotalitario. Carlo Andreoni: il caso storiografico del Comandante partigiano socialista”, che si terrà il 27 gennaio 2025 alle ore 17:00 presso la prestigiosa Fondazione Giacomo Matteotti (a Roma in via dell’Arco del Monte 99/A), verrà qui esposto materiale inedito dell’Archivio Filiberto Sbardella, e messo a disposizione dai curatori, Arch. Claudio Gatti e Dr. Pasquale Biagio Cicirelli.
Utile contributo alla narrazione di Fabrizio Amati, frutto di una approfondita ricerca storica e meticolosi studi sulla figura di Carlo Andreoni.
“Ormai da diversi anni – affermano Gatti e Cicirelli – curiamo l’Archivio Filiberto Sbardella. Col passare del tempo, attraverso una costante attività di ricerca, siamo riusciti ad ampliarlo notevolmente, e questo ci ha permesso di avviare anche una serie di attività culturali, didattiche, espositive.
Di grande supporto sono tutt’oggi gli Archivi italiani e internazionali con cui siamo continuamente in contatto (Univ. Padova, Pavia, Torino, Tor Vergata, Fondazione Biennale di Venezia, Triennale di Milano, Archivio di Stato, Archivio Anpi, Cgil, ecc.) e dove abbiamo sempre trovato accoglienza e collaborazione.
Filiberto Sbardella grazie alla sua attività artistica e politica entrò in contatto e in amicizia con i maggiori personaggi del ‘900: da Ponti a Sironi, da Siqueiros, Quattrucci, a Guttuso, da Stoilov a Chruscev, da Zevi a Pertini, da Lama a Di Vittorio, quindi, è facilmente comprensibile la mole di documenti (alcuni inediti) che abbiamo acquisito.
Nella mostra che allestiremo presso la Fondazione Matteotti, saranno esposti documenti originali e inediti del periodo della Resistenza romana. Con spirito di condivisione, abbiamo aperto ancora una volta, e con vero piacere, le porte del nostro Archivio, felici di contribuire alla ricostruzione storica di quegli anni difficili, che videro lo stesso Filiberto Sbardella tra i protagonisti.
Quella del 27 gennaio 2025 sarà una ulteriore occasione di divulgazione, alla quale parteciperemo volentieri, grati a Fabrizio Amati per l’invito, e alla Fondazione Giacomo Matteotti”.
Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, con la commemorazione delle vittime dell’Olocausto. In questo stesso giorno, infatti, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il Campo di Concentramento di Auschwitz.
Per tale circostanza, quest’anno abbiamo deciso di realizzare un piccolo progetto editoriale, riproponendo la stampa del volumetto “I Nostri Martiri” che nel 1945 Filiberto Sbardella (con alcuni componenti del M.C.d’I.) realizzò in occasione della mostra organizzata per omaggiare i propri compagni trucidati alle Fosse Ardeatine.
Ma, a tale progetto editoriale abbiamo voluto affiancarne uno espositivo, parallelo, presso la Fondazione Giacomo Matteotti, grazie all’invito dell’amico Fabrizio Amati, in occasione dell’evento di presentazione della sua ultima fatica letteraria: “Antitotalitario. Carlo Andreoni: il caso storiografico del comandante partigiano socialista”.
La mostra espone materiali originali e inediti dell’Archivio Filiberto Sbardella: esso custodisce infatti materiale di diversa natura e genere, dall’interessante valore storico, artistico, sociale, architettonico. Siamo pertanto lieti di contribuire alla divulgazione di importanti avvenimenti della storia del nostro Paese, ed alla ricostruzione di quei difficili anni della Resistenza.
Da tempo, grazie ad un’intensa attività di ricerca e studio, e al coinvolgimento di Istituzioni private e pubbliche, Scuole, Università, e Archivi Storici, abbiamo istituito un vero e proprio Progetto Culturale che vede la realizzazione di eventi espositivi, didattici e divulgativi che mirano ad omaggiare e rendere merito alla figura di Filiberto Sbardella che, oltre a essere stato un riconosciuto artista e un architetto stimato, fu anche uno dei più coraggiosi comandanti partigiani del M.C.d’I. (Movimento Comunista d’Italia), anche detto “Bandiera Rossa“.
L’evento espositivo è gentilmente patrocinato da ANPI sez. Palestrina (Rm).
Bandiera Rossa fu un partito politico nonché una brigata partigiana rivoluzionaria che operò durante la Resistenza nella zona di Roma. La denominazione ufficiale era Movimento Comunista d’Italia (MCd’I), ma fu universalmente conosciuto con il titolo del suo giornale, Bandiera Rossa, che ebbe ampia diffusione clandestina durante l’occupazione tedesca.
Fu la più grande forza partigiana nella Roma occupata, con una base di circa tremila militanti, in massima parte dislocati nelle borgate della capitale. Fu anche quella che ebbe il maggior numero di caduti: più di 180, di cui più di 50 nell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Partita difficile per la Lazio, quella di stasera contro la Fiorentina di Palladino. La Viola…
Idue escursionisti sono stati rintracciati in una zona impervia del Monte Soratte nei pressi della Casaccia…
"Hanno partecipato quasi duemila lavoratori, che hanno espresso tutta la loro delusione. E' emersa la…
La perdita di capelli è un problema che ti affligge? Prova subito questo shampoo il…
Se vuoi andare alla scoperta della vera essenza del Lazio, c'è un posto che non…
Da Udinese-Roma, 25 aprile 2024 a Udinese-Roma, 26 gennaio 2025. 276 giorni e 19 partite…