Roma 3-0 Chievo: Totti, seicentesima presenza con una magia
La squadra di Spalletti trova due reti già nella prima frazione e batte il Chievo 3-0 riportandosi momentaneamente al secondo posto
La Roma torna all’Olimpico per il lunch match del penultimo turno di serie A che la vede di fronte al Chievo. L’obiettivo è invariato: conquistata matematicamente la Champions, adesso bisogna sorpassare il Napoli in classifica per conquistare il secondo posto, posizionamento che garantirebbe l’accesso all’Europa che conta senza passare dai preliminari. I giallorossi, trovandosi a due lunghezze dietro in classifica, devono trovare il successo e sperare nel passo falso dei partenopei che stasera sfideranno nel posticipo il Torino in trasferta. Sfida a distanza, dunque, per la conquista del secondo posto che molto probabilmente terminerà all’ultima giornata, data la minima distanza delle due società. Il Chievo, invece, arriva nella Capitale senza più nulla da chiedere alla classifica, essendo nona, con l’Europa troppo lontana e la salvezza arrivata matematicamente da tempo.
La Lupa ringhia, tira fuori gli artigli, decisa a prendersi ciò che vuole e, sin dai primi minuti, si stanzia nella metà campo avversaria cercando di sbloccare immediatamente il punteggio. L’attacco della Roma, il migliore in campionato con la squadra capitolina che non segnava così tanto dalla stagione 1930/31, è veloce, dinamico e cerca sempre la giocata di prima per trovare impreparato l’avversario. I veneti non riescono a tenere il passo e già al 7’ rischiano lo svantaggio con Digne che viene servito in sovrapposizione; il terzino carica il sinistro di potenza, ma trova Bizzarri pronto a respingere e coprire il suo palo. La squadra di Spalletti continua il forcing e dieci minuti più tardi trova la rete: triangolazione di prima Salah-Florenzi-Nainggolan, il belga cerca di nuovo Florenzi in area, un difensore anticipa il passaggio, ma inavvertitamente serve Nainggolan che dal limite scarica un destro all’angolino basso imprendibile per l’estremo difensore gialloblù. Trovato il vantaggio, Spalletti chiede ai suoi attaccanti più intensità in fase di pressing e abbassa il baricentro per non scoprire la squadra. Chievo sfortunato che perde due giocatori nel giro di 5 minuti per infortunio, ma Maran vedendo il suo Chievo in difficoltà, cambia le carte in tavola rivoluzionando il modulo, innestando una punta per un terzino. L’appena entrato M’Poku si rivela immediatamente pericoloso con una bellissima verticalizzazione verso Floro Flores, il centravanti si inserisce perfettamente e prova un diagonale velenoso che Szczesny in tuffo respinge in corner. A sette minuti dal termine, la Roma torna in avanti con Perotti che da fuori prova la girata di potenza, Bizzarri respinge, sul pallone si fionda De Rossi che viene atterrato da un avversario: punizione dalla sinistra per i giallorossi. Sul calcio piazzato si presenta il solito Pjanic che pennella sul secondo palo, Rudiger sale in cielo più in alto di tutti e da pochi passi insacca di testa la rete del raddoppio. Seconda rete in serie A per il tedesco, classe 1993, dopo quella al Milan nell’ultima partita di Garcia alla Roma. Nel finale, gli ospiti provano l’ultimo assalto con una punizione dai 27 metri calciata magistralmente da Floro Flores, la palla aggira la barriera e Szczesny con la mano di richiamo toglie la sfera dall’incrocio dei pali, in una parata plastica da copertina. Termina il primo tempo con i padroni di casa avanti per 2-0, in controllo del match, ma con gli ospiti ugualmente pericolosi.
Nella ripresa è subito il Chievo ad aprire le danze con una punizione dalla trequarti; spiovente in area su cui si avventa Sardo, perso in marcatura dalla difesa giallorossa, tocco ravvicinato, ma palla che si spegne sull’esterno della rete. I padroni di casa rispondono un minuto più tardi con Perotti che scarta un avversario e prova la botta dalla distanza, palla centrale, ma potente, che Bizzarri può solo respingere. Al decimo, ancora Perotti pericoloso che, servito da Digne, penetra in area si aggiusta il pallone e prova il piazzato sul primo palo, Bizzarri si accovaccia sulla palla e la blocca. Sulla ripartenza Cacciatore trova il taglio di M’Poku in area, perso da De Rossi, il congolese scarica un sinistro di potenza da posizione defilata, palla che si stampa sull’esterno del palo e termina sul fondo. Al 60’ il boato di tutto l’Olimpico in piedi accoglie l’ingresso di Francesco Totti alla sua 600esima presenza in serie A, tutte con una maglia, quella della Roma, terzo calciatore più presente nel campionato italiano alle spalle di Maldini e Zanetti. La partita si allenta intorno al quarto d’ora, con la squadra di Spalletti che smorza il gioco e gestisce possesso e vantaggio. Al 25’ il Chievo torna ad essere pericoloso con una conclusione dal limite di Rigoni, un difensore è sulla traiettoria e attutisce il tiro che termina tra le braccia di Szczesny. Tre minuti più tardi, ancora Cacciatore mette un traversone in mezzo, Pellissier si avvita sulla sfera e impegna Szczesny in una respinta non molto semplice. Al 32’, con una strepitosa parata con la punta delle dita, Bizzarri nega la gioia del gol ad El Shaarawy che aveva provato la conclusione a giro in piena area di rigore. La partita cala sotto il profilo agonistico, ma non poteva mancare l’invenzione del capitano giallorosso che, al 40’, regala un assist meraviglioso di prima a Pjanic che deve solo evitare l’uscita del portiere e incrociare la conclusione per il gol del 3-0. Al triplice fischio esulta la Roma che vince 3-0 e torna momentaneamente al secondo posto, in attesa della sfida di stasera tra Torino e Napoli. Grande festa per il capitano Totti che raggiunge lo strepitoso traguardo delle seicento presenze in serie A, coronandolo con uno splendido assist, davanti alla bellezza di 60.000 tifosi accorsi per quello che avrebbe dovuto essere il "Totti-day".
*Foto di Claudio Pasquazi