Lunedì 9 gennaio è stato indetto dal sindacato Adl Cobas (Associazione diritti lavoratori Comitati di base) uno sciopero generale di tutto il personale capitolino non dirigente che rischia di paralizzare la città e di provocare numerosi disagi. Aderiranno all’agitazione gli insegnanti degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, il personale degli uffici pubblici e i vigili urbani.
Il Comune di Roma sul suo sito istituzionale, ha pubblicato la nota: “Si avvisa la cittadinanza che in tale giornata potranno verificarsi dei disagi nell’erogazione dei servizi e negli uffici amministrativi aperti al pubblico”.
Tra i motivi dello sciopero, la non corresponsione degli arretrati del contratto (tra l’altro già scaduto) al 16
dicembre.
Il Sindacato critica la scelta del Sindaco Roberto Gualtieri, che attraverso una lettera comunica a tutti i dipendenti che gli arretrati saranno corrisposti in diverse tranche entro marzo, a causa delle carenze d’organico.
“Devono darci quanto dovuto nei tempi previsti dal CCNL sottoscritto il 16 novembre, ossia entro 30 giorni”, ha affermato la RSU Adl Cobas Vittoria Germoni “e che si risponda alla carenza di personale con un concreto e sostanziale percorso di stabilizzazione di tutti i precari a copertura dei vuoti d’organico e la reinternalizzazione dei servizi appaltati.
I dipendenti del Comune di Roma Capitale, oltre 20.000, non si troveranno a dicembre in busta paga quanto dovuto, questo è un atteggiamento assunto unilateralmente denunciano i sindacalisti e senza nessun confronto sindacale, una decisione senza precedenti che tiene nelle casse comunali per mesi milioni di euro.
Come sindacato abbiamo chiesto di corrispondere con lo stipendio di dicembre almeno un anticipo di 1000 euro a tutti i dipendenti ed il saldo degli arretrati entro fine gennaio.
Non siamo disposte a riprendere il lavoro il 9 gennaio se non si prenderanno impegni concreti termina la
delegata RSU ADL Cobas.
Riccardo Germani e Vittoria Germoni, sindacalisti di Adl Cobas, accusano la Giunta Capitolina e il Sindaco Gualtieri di trattenere nelle casse comunali circa 100 milioni di euro di arretrati: “Arretrati che il 16 dicembre sarebbero dovuti entrare nelle tasche delle lavoratrici e lavoratori come previsto dal Ccnl di categoria, che invece daranno interessi bancari alla giunta capitolina”.
Inoltre hanno richiesto al Comune di stabilizzare tutti i lavoratori precari attraverso lo scorrimento delle graduatorie concorsuali, il passaggio in fascia D per tutte le educatrici e insegnanti del Comune di Roma, come previsto dal Ccnl, e la reinternalizzazione di tutti i servizi.
Richieste che, dato il mancato accordo con il Sindaco, non sono state soddisfatte e per le quali il sindacato ha indetto la protesta. Inoltre per questo motivo l’Adl Cobas ha deciso di regalare al Primo Cittadino, domani 6 Gennaio, un sacco pieno di carbone da parte dei dipendenti comunali.
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