Roma, al Teatro dei Conciatori Sergio De Simone e Alessandro Stella

Concluderà con tre Préludes di Claude Debussy, che segnarono la nascita del nuovo modo d’intendere il pianoforte nel ‘900.

   Due concerti al festival "Il Pianoforte nel Novecento": Sergio De Simone suona due grandi del primo '900 (Debussy e Berg) e due guru dell'avanguardia del secondo dopoguerra (Boulez    e Ligeti); Alessandro Stella presenta i compositori delle ex-repubbliche sovietiche.

Si avvicinano le giornate più calde del festival "Il pianoforte nel '900", che da domenica 20 giugno a domenica 27 propone quattro concerti al Teatro dei Conciatori Roma, via dei Conciatori 5, Roma.

Domenica 18 giugno alle 18 il protagonista sarà Sergio De Simone che, dopo aver vinto numerosi premi in concorsi pianistici, svolge attività concertistica in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito, Austria, Croazia, Slovenia e Stati Uniti, sia come solista sia in collaborazione con grandi musicisti, quali Patrick Gallois, Maxence Larrieu, Richard Stotzman, Karl Leister, Alessandro Carbonare, Pavel Berman, Kolja Blacher, Victor Tretiakov e Yuri Bashmet.

Eseguirà alcuni dei maggiori esponenti delle avanguardie del primo Novecento – la Sonata op. 1 di Alban Berg – e del secondo dopoguerra – 12 Notations di Pierre Boulez e Musica ricercata di György Ligeti. Concluderà con tre Préludes di Claude Debussy, che segnarono la nascita del nuovo modo d'intendere il pianoforte nel '900.

Martedì 20 giugno alle 21 suonerà Alessandro Stella, che dal 2008 – quando era giovanissimo – partecipa regolarmente al "Progetto Martha Argerich" di Lugano, invitato personalmente dalla grande pianista argentina. Le sue esecuzioni registrate in tali occasioni sono pubblicate neibox che EMI dedica annualmente al progetto, ricevendo importanti premi come l'ECHO Klassik Award e il Gramophone Editor's Choice.

Ha inoltre suonato in Francia, Germania, Austria, Grecia, Spagna e Azerbaigian. Eseguirà musiche di tre compositori di tre diverse repubbliche della ex Unione Sovietica, che sono ora centri molto vivi e interessanti di musica contemporanea, come dimostra la celebrità a livello mondiale dell'estone Arvo Pärt, di cui si ascolteranno Für Alina e Variationen zur Gesundung von Arinuschka. Seguiranno il lettone Pēteris Vasks (Baltā ainava – White Scenery) e l'ucraino Valentin Silvestrov (Bagatelles op. 1, 2, 3, 4, 5).

Gli ultimi due concerti saranno giovedì 22 giugno alle 21 con Vincenzo Furio (musiche di J. Adams, L. Berio, C. Vine, S. Gubajdulina, S. Prokof'ev) e domenica 25 alle 18 con Massimo Spada (musiche di M. Castelnuovo – Tedesco, I. Albéniz, C. Debussy, N. Kapustin, L. Godowsky).

Ufficio stampa Mauro Mariani

Lascia un commento