Roma. Alberi malati e non potati: 60mila a rischio crollo
Nella Capitale gli alberi sono poco potati e curati e con la tempesta di venerdì 8 luglio molti rami si sono abbattuti sulle strade
L’arrivo della pioggia improvvisa nella notte di venerdì 8 luglio a Roma ha creato non pochi disagi. Il vento e l’acqua hanno seminato resti di alberi ovunque. Alcuni si sono riversati nelle strade altri rami si sono scaraventati sulle auto parcheggiate.
Rami pericolanti si riversano sulle strade
Le piantumazioni romane sono un numero sostanzioso che conta circa 30 mila alberi, divisi tra alberature strali e quelli nelle ville e aree verdi, oltre che nelle scuole. Anche prima della tempesta che si è abbattuta sulla Capitale, il dipartimento Ambiente aveva dichiarato che circa 60 mila alberi erano a rischio crollo. Oltre all’aggressività climatica, il crollo di molti rami è dovuto alla malattia da cui sono colpiti. Gli interventi da parte dei vigili del fuoco sono stati più di 200. Dal Laurentino fino al Collatino, e poi dal quartiere Eur fino a Prati.
Dopo l’insediamento della nuova amministrazione capitolina, il dipartimento Ambiente, per mano dell’assessorato, ha avviato la spesa di circa 8 milioni di euro in due mesi per la potatura. La medesima cifra era stata già utilizzata da gennaio a ottobre. Ma la lentezza delle procedure burocratiche e dell’assegnazione delle gare, hanno però fatto ridurre all’osso i lavori. Sebbene il Dipartimento avesse dichiarato che erano state effettuate il 40% in più delle potature rispetto al 2021, circa il 20% degli alberi romani adesso si trova a rischio crollo.
Nel mese di settembre è prevista una nuova stagione di potatura e gli interventi aumenteranno. Si spera però che l’emergenza nel frattempo non causi altri danni.