“I due operatori ecologici che sono deceduti di recente per Covid-19 erano malati da tempo (uno dei due da fine novembre) e avevano sicuramente contratto il virus tramite link familiare. Sempre da frequentazione e contatto con altre persone è derivato anche il contagio in altri casi di lavoratori Ama per fortuna in via di guarigione o guariti.
Azzardare pertanto l’ipotesi, come ha fatto persino qualche rappresentante sindacale dando a questa tesi risonanza mediatica, che per quelle due morti ci possa essere una qualche connessione con l’aver raccolto i rifiuti, è un atto molto grave che genera allarme tra i lavoratori e per il quale AMA si riserva di valutare ogni eventuale passo successivo”.
Lo precisa Ama in una nota spiegando che “non c’è alcuno studio scientifico che attesti che si può contrarre il virus tramite i rifiuti prodotti in casa da utenti positivi. Mentre è stato dimostrato che sulle varie superfici, anche in ambienti chiusi, la carica virale decade e si degrada velocemente.
Quest’ultimo aspetto di “contatto” eventuale non si pone, dal momento che i sacchetti con i rifiuti vengono conferiti all’aperto. Inoltre vigono le prescrizioni dell’Istituto Superiore di Sanità (che anche AMA Spa riporta sul proprio sito internet) che indica alle persone contagiate di usare i guanti in lattice e mettere tutti i propri rifiuti in un doppio sacchetto ben chiuso”.
Prosegue il comunicato della Municipalizzata di Roma Capitale: “L’attenzione dell’azienda per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei propri dipendenti è massima e i presidi di sicurezza vengono adeguati di pari passo con l’evolversi dell’emergenza sanitaria. Tra le misure anti-contagio adottate: i turni in entrata e in uscita dalle sedi operative vengono scaglionati con l’attacco e la fine turno ogni 30 minuti, evitando anche il contemporaneo accesso agli spogliatoi di lavoratori con armadietti vicini.
Viene garantita adeguata aerazione nei locali spogliatoi e nelle aree comuni; assicurata la cristallizzazione degli equipaggi, il più possibile fissi. Continua poi anche l’approvvigionamento di prodotti e presidi, con particolare attenzione ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) da fornire ai propri dipendenti. Ad oggi sono state distribuite oltre 4milioni di mascherine (più della metà delle quali con filtro ad alta protezione ffp2 e ffp3), più di 2 milioni e 600mila di paia di guanti monouso.
Prosegue a ciclo continuo la sanificazione dei mezzi pesanti e leggeri utilizzati per la raccolta dei rifiuti. In aggiunta, nelle scorse settimane è stato attivato un servizio di screening rapido mobile, tramite camper disponibile entro 48 ore su richiesta dei responsabili operativi AMA di ogni singolo municipio di Roma”. (Com/Red/ Dire)
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