Roma, antidroga: 12 arresti a Villa Gordiani, dosi anche nelle aiuole
12 arresti a Roma in una maxi operazione antidroga: le dosi venivano nascoste davvero ovunque…
I Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Roma.
La misura è su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 persone, ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli arresti sono l’esito del termine di una attività di indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Roma Prenestina e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma.
Vedette h24 per evitare forze dell’ordine
Le indagini hanno consentito di portare alla luce una diffusa attività di cessione al dettaglio di sostanze stupefacenti di diversa natura (hashish, marijuana e cocaina) con una vera e propria piazza di spaccio, sempre aperta, con tanto di vedette.
Le vedette erano sempre pronte ad assicurare una cornice di sicurezza allo svolgimento dell’attività delittuosa, eseguendo anche controlli nelle strade limitrofe proprio per scongiurare la presenza delle forze dell’ordine.
Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere è presente anche una donna che, all’epoca dei fatti, gestiva un club nel quartiere di San Lorenzo, via dei Lucani.
Il locale era tristemente noto a seguito della morte per stupro ed overdose della giovane Desiree Mariottini.
Roma, arresti antidroga, la maxi operazione
Nel dettaglio, i Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone.
4 sono finite in carcere, una agli arresti domiciliari, mentre 7 sono state sottoposte alla misura dell’obbligo di presentazione.
Le indagini sono state avviate a gennaio 2019 e hanno consentito di accertare l’esistenza di un traffico di stupefacenti nella zona delle case popolari, vicina al parco di Villa Gordiani. La zona denominata ‘Borghetto’ da cui l’operazione trae il nome.
I militari hanno portato alla luce una diffusa attività di cessione al dettaglio di sostanze stupefacenti di diversa natura (appunto hashish, marijuana e cocaina). Lo spaccio aveva un proprio ‘centro’ all’interno delle palazzine tra via Rovigno d’Istria e via Lussimpiccolo. Strade ove abitano la maggior parte degli indagati.
Il segnale di fuga
Oltre agli spacciatori, le forze dell’ordine hanno identificato altri soggetti con le funzioni di vedette. Essi eseguivano controlli nelle strade limitrofe proprio per scongiurare la presenza delle forze dell’ordine.
Tra le vedette anche la moglie di uno degli arrestati, utilizzando un linguaggio criptico conosciuto dai carabinieri. Gridava ‘La pupa piagne’, quello era il segnale per avvisare il marito e dargli la possibilità di fuggire repentinamente.
La droga veniva nascosta dai pusher in aiuole, anfratti, insenature dei muri e, a richiesta, recuperata e consegnata agli acquirenti.
Nel corso dell’attività,i carabinieri hanno arrestato ulteriori 8 persone in flagranza di reato, sorprese a spacciare sostanze stupefacenti anche a minorenni.