Cronaca

Roma, Anzio. Edith Bruck al sindaco: “Non posso accettare il Premio per la Pace”

Edith Bruck, poetessa, scrittrice e unica donna sopravvissuta alle barbarie nazifasciste dice “No” alla cittadinanza onoraria.

Gentile sindaco De Angelis, sarei tornata volentieri per il Premio per la Pace nella Sua città se nel frattempo non avessi saputo che è stata negata la benemerenza a una mia correligionaria, Adele di Consiglio”.

Così, Edith Bruck – già premiata – con l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – spiega in una lettera aperta le motivazioni del rifiuto del Premio per la Pace al sindaco di Anzio Candido De Angelis, un comune in provincia di Roma.

Io, sopravvissuta alla Shoah, che da una vita scrivo e testimonio nelle scuole italiane, compito arduo e faticoso, senza l’odio verso alcuno, anzi nel nome della pace e fratellanza umana, avendo avuto la visita di Papa Francesco che mi ha chiesto perdono esteso al popolo martire, devo la fedeltà a me stessa e per la solidarietà con la signora Di Consiglio. La ringrazio ma non posso accettare il Premio per la Pace dove è in fermento la nostalgia attiva dell’epoca più vergognosa, incancellabile per chi l’ha vissuta” continua nella lettera la Bruck.

Tra le motivazioni del rifiuto sembrerebbe esserci anche la riconosciuta onorificenza a Mussolini, considerata aberrante per la Bruck. Infatti, nel comune dal 1924 Benito Mussolini ha ancora la cittadinanza onoraria, che viene riconfermata ogni anno.

Sindaco De Angelis: “Una mortificazione non a me ma alla nostra città”

Una risposta inaspettata e non ben accolta dal sindaco di Anzio, che risponde alla lettera con parole pietose: “Se Edith Bruck non accetta il nostro premio, che avevamo pensato con duemila ragazzi come facciamo tutti gli anni, fa una mortificazione non a me, ma alla nostra città, medaglia d’oro al merito civile, che non meritava“.

Inoltre, il sindaco De Angelis non perde occasione per giustificarsi e ribattere sulla questione del duce affermando che “Mussolini ha la cittadinanza onoraria dal 1924. Prima di me ci sono stati tre sindaci comunisti, due socialisti, uno repubblicano, uno Ds e nessuno l’ha mai revocata. Anzi questo argomento non è stato mai discusso in Consiglio comunale dal 1946 al 2021”.

Redazione

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