Martedì 14 gennaio 2025 è stata ufficialmente inaugurata una nuova tappa nella riqualificazione di Piazza dei Cinquecento, la vasta area antistante la Stazione Termini di Roma. Il sindaco Roberto Gualtieri, in qualità di commissario per il Giubileo 2025, ha aperto simbolicamente il primo lotto dei lavori, accompagnato dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dall’amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS, Stefano Donnarumma.
L’intervento fa parte di un progetto complessivo di rinnovamento urbanistico che mira a restituire alla città un’area più funzionale e accogliente, in vista dell’Anno Santo del 2025. Il primo lotto, completato all’85%, riguarda l’area dell’accesso alla stazione e dei capolinea degli autobus. Ora gli autobus verranno spostati sulla parte riqualificata, permettendo l’avvio dei lavori sulla restante parte.
L’intero progetto è stato affidato ad Anas, che ha operato come soggetto attuatore, su un’area di proprietà di Ferrovie dello Stato. Il sindaco Gualtieri ha sottolineato che, sebbene i lavori siano ancora in corso, l’obiettivo di completare l’intera piazza entro l’estate 2025 è stato anticipato rispetto alle previsioni originali, che prevedevano il termine del secondo lotto nel 2026.
L’intervento “da decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri originariamente era suddiviso in due lotti, il secondo doveva essere realizzato nel 2026. Questo lotto è completo circa all’85 per cento, entro l’estate 2025 inauguriamo il secondo lotto, invece, che nel 2026. Il grosso è fatto”, ha dichiarato il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nell’inaugurazione della nuova Piazza dei Cinquecento.
“Possiamo restituire ai cittadini questo spazio per i capolinea dei bus e quello per il molo dei taxi, quest’area acquista un valore adeguato a essere la porta della Capitale d’Italia. Alcune piccole cose andranno a conclusione anche nelle prossime settimane”, ha aggiunto il Sindaco.
“Un progetto bello che ha a che fare sia col concetto dei binari, sia con l’architettura della stazione, con travertino e basaltina che si alternano in bicromia. Uno spazio grande e bello, ricco di storia che farà cogliere attorno a sé le Terme di Diocleziano, il Museo Nazionale Romano, le Mura Serviane”, ha proseguito Gualtieri.
“E’ l’intervento più ampio del Giubileo in termini di superficie, sono 9 ettari ovvero 90 mila metri quadrati equivale a dire 9 campi da calcio. I lavori sono andati avanti senza interrompere il servizio, questo ha reso tutto più complicato. Ringrazio il sottosegretario Mantovano con cui abbiamo inaugurato questo metodo Giubileo, ringrazio il gruppo Ferrovie dello Stato, Anas (che ha svolto i lavori) e i suoi vertici, il ministro Matteo Salvini e tutta la struttura del ministero dei Trasporti”.
La riqualificazione di Piazza dei Cinquecento, uno degli snodi più cruciali del trasporto pubblico romano, si inserisce in una serie di interventi previsti per rendere la Capitale più moderna e accogliente, in vista di eventi internazionali di grande portata come il Giubileo e la prossima Roma Expo 2030.
In attesa della conclusione dei lavori, che trasformeranno completamente il volto della piazza, i residenti e i turisti possono già apprezzare il nuovo volto di Piazza dei Cinquecento, biglietto da visita della Capitale.
“Con l’apertura di piazza dei Cinquecento riconsegniamo una parte di città ai romani – commenta l’assessora ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini – L’intervento riguarda un’area molto ampia con un cantiere diffuso tra snodo ferroviario e piazza della Repubblica. La prima parte di fronte al Planetario è completa e già viva e vissuta. A breve anche il giardino di Dogali, luogo misconosciuto, vedrà il pieno completamento e potrà finalmente essere fruito da tutti.
Si tratta di un intervento di qualità architettonica, con scelta di materiali di pregio che richiamano l’architettura della stazione Termini, nel rispetto del progetto originario di De Vico. Entro la prossima estate – conclude Segnalini – sarà tutto completato e Roma avrà un nuovo spazio riqualificato e in grande impatto visivo”.
“Nell’ambito di un piano da 100 miliardi di investimenti – le parole dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma – siamo molto contenti di prendere parte a queste iniziative, collaboriamo fattivamente con il Comune di Roma e con tutte le istituzioni coinvolte affinché l’opera di un’importante azienda, un patrimonio dello Stato, che quest’anno compirà 120 anni, sia anche incisiva su questo tipo di interventi”.
L’inaugurazione di piazza dei Cinquecento “è un altro tassello importante, abbiamo un insieme di interventi poderosi. Il più significativo è quello di piazza Pia inaugurata il 23 dicembre scorso. Oggi va in porto un altro tassello importante, questo è un complesso di interventi: piazza dei Cinquecento, piazza della Repubblica e le vie afferenti”, così Aldo Isi, amministratore delegato di Anas.
Gli interventi riguardanti il solo perimetro di piazza dei Cinquecento, un’area di 45mila metri quadri, sono stati avviati il 9 ottobre 2023, per un importo di circa 21 milioni di euro. Sono stati posati 30mila metri quadri di marmi e pietre, 20mila metri quadri sanpietrini, 10mila metri quadri di cemento architettonico, 10mila metri quadri di nuove aree di giardini e aiuole e 6mila metri quadri di stese di asfalto.
I lavori hanno previsto la riorganizzazione del verde e la rimozione dei chioschi e hanno favorito la razionalizzazione degli spazi urbani, migliorando le condizioni di sicurezza e favorendo la pedonalità. E’ stato, inoltre, ridisegnato il terminal bus con un’area pari a 12 mila mq, di cui 6 mila con il marmo e 6 mila con il cemento architettonico; realizzato un nuovo molo taxi di 8 mila mq in sanpietrini e sono stati attivati un nuovo sistema di piste ciclabili e un’area pedonale di 5 mila mq in marmo con l’obiettivo di rendere lo spazio sempre più accessibile.
L’ingresso della stazione è stato liberato progressivamente andandosi così a integrare con i profili architettonici, archeologici e culturali dell’area, creando continuità spaziale con le Terme di Diocleziano, le Mura Serviane, il Museo di Palazzo Massimo, fino a piazza della Repubblica. Il lavoro ha puntato a valorizzare e accrescere l’integrazione tra monumenti e aree archeologiche circostanti, oltre a migliorare la qualità architettonica e ambientale di tutto il contesto.
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