Roma, armati di pistola rapinano frutteria: due arresti
I fatti a Porta Maggiore: un 40enne del Bangladesh ha perso i sensi dopo essere stato colpito alla testa con il calcio della pistola
Brutta disavventura per un cittadino del Bangladesh di 40 anni che, il 4 febbraio scorso, mentre si apprestava alla chiusura del proprio negozio di frutta e verdura, veniva aggredito da due uomini, di cui uno travisato ed armato di pistola, che, dopo averlo spintonato gli intimavano di consegnare i soldi contenuti nel registratore di cassa. L’esercente rimaneva paralizzato per la paura, determinando la scomposta reazione dell’uomo, che lo colpiva violentemente alla testa con il calcio della pistola, provocandogli una vasta ferita lacero contusa al cuoio capelluto.
I rapinatori riuscivano così, a impossessarsi dell’incasso giornaliero, circa 200 euro, nonché del denaro che aveva nelle tasche, ulteriori 300 euro, che venivano trafugate mentre la vittima giaceva a terra privo di sensi. I due malviventi, prelevato il bottino, si davano alla fuga ma la vittima, nonostante fosse ferita e sanguinante, chiamava immediatamente il numero unico di emergenza 112 che, inviava sul posto pattuglie della Polizia di Stato che avviavano senza esito le ricerche degli autori, nel frattempo dileguatisi.
La vittima sporgeva denuncia presso il commissariato di Polizia Porta Maggiore riferendo importanti particolari sugli autori della rapina che consentivano agli investigatori di avviare indagini e riscontri. La mattina del 10 febbraio, gli agenti della squadra di polizia giudiziaria, intercettavano uno dei presunti autori della rapina, D.B.M. romano di anni 41. Ne scaturiva una perquisizione domiciliare che consentiva di rinvenire e porre sotto sequestro la pistola utilizzata per la consumazione della rapina, ancora carica, una Walther calibro 7.65 mod. PPK, avente matricola abrasa.
Nel corso della perquisizione venivano rinvenuti anche gli indumenti indossati per la consumazione della rapina e, pertanto, l’uomo veniva tratto in arresto per detenzione di arma clandestina e in quanto autore della predetta rapina aggravata. Il positivo sviluppo della vicenda consentiva di acquisire ulteriori elementi di informazione nei confronti del complice che, avendo agito a volto scoperto, veniva riconosciuto dalla stessa vittima, in sede di individuazione fotografica.
Iniziava, così, una battuta di ricerca nell’intera zona, all’esito della quale lo stesso, un cittadino romeno, Z.I di anni 27, senza fissa dimora, veniva rintracciato e posto in stato di fermo di Polizia Giudiziaria. Entrambi gli autori della efferata rapina, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti, venivano associati, su disposizione della autorità giudiziaria, presso la casa circondariale di Regina Coeli in attesa di giudizio.