Cronaca

Roma. Arrestati i presunti autori dell’omicidio di Caterina Ciurleo, uccisa per errore

Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Roma, sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica capitolina, hanno eseguito nel pomeriggio del 25 luglio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due giovani, un 24enne di origini romene e un 23enne di origini peruviane. I due sono gravemente indiziati dell’omicidio di Caterina Ciurleo, avvenuto il 23 maggio scorso a Roma in via Don Primo Mazzolari, zona Ponte di Nona.

I fatti

Caterina Ciurleo, ottantunenne, è stata colpita mortalmente da un proiettile calibro 9 mentre si trovava all’interno dell’automobile di una sua amica. Il tragico evento si è verificato quando una Fiat 500 rossa, percorrendo un tratto della carreggiata contromano, si è affiancata alla vettura in cui viaggiava la vittima, esplodendo almeno cinque colpi di arma da fuoco. La donna è deceduta il giorno successivo al Policlinico Tor Vergata a causa delle gravi ferite riportate.

Le indagini

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno subito chiarito che la Ciurleo non era il reale bersaglio dell’agguato. I colpi erano diretti verso un’altra macchina che si trovava sulla stessa carreggiata. La ricostruzione della dinamica è stata resa possibile grazie all’acquisizione e all‘analisi di svariate ore di filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona. Questi elementi hanno permesso di raccogliere gravi indizi contro i presunti autori, individuati come gli occupanti della Fiat 500 rossa da cui sono partiti i colpi fatali.

Arresto e fase delle indagini

I due giovani, restano comunque da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva, essendo il procedimento ancora nella fase delle indagini preliminari. Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso per completare il quadro investigativo.

L‘omicidio di Caterina Ciurleo ha scosso profondamente la comunità di Ponte di Nona e tutta Roma. L’efficace operazione della Polizia di Stato e il coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia rappresentano un passo importante verso la giustizia per la vittima e i suoi cari. Le indagini continuano con l’obiettivo di chiarire ogni aspetto della tragica vicenda e portare i responsabili davanti alla giustizia.

Redazione

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