Roma, arrestato 20enne, si sentiva il boss del quartiere: molotov e minacce

A Roma è stato arrestato un ragazzo di 20 anni per tentato incendio e continue estorsioni e minacce nei bar

Arresto

Un ragazzo di 20 anni è finito in manette per tentata estorsione e incendio doloso. E’ successo a Roma, nel quartiere San Lorenzo. Il ragazzo, secondo la ricostruzione dei carabinieri di Piazza Dante, si comportava già da tempo come se fosse il boss del quartiere e aveva un’indole cattiva e totalmente indifferente nei confronti degli altri. Per lui è scattata un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip, su proposta del Pubblico ministero. E’ finito agli arresti domiciliari fino al processo.

L’accaduto

Il ragazzo, era entrato in un locale in Via dei Latini, mostrava un atteggiamento minaccioso con frasi intimidatorie nei confronti dei due proprietari, chiedendo a più riprese soldi e consumazioni gratis. I proprietari avevano anche ricevuto offese di sfondo razziale: “Se volete rimanere in Italia dovete pagarmi. Non stai qui gratuitamente, mi devi pagare per restare“, continuava a ripetere il ragazzo.

E non bastava: oltre alle frasi intimidatorie usate aveva tirato una molotov all’ingresso del bar, danneggiando una finestra. Le fiamme non si erano tuttavia espanse in quanto la proprietaria aveva a portata di mano un estintore con cui riusciva a spegnere l’incendio. Tutti coloro che si trovavano nel locale erano comunque fuggiti a causa dell’aria divenuta irrespirabile.

Precedenti

Non era la prima volta, il ventenne era infatti solito turbare la serenità del locale. I proprietari hanno raccontato ai carabinieri, che il ragazzo entrava spesso con atteggiamenti minacciosi per estorcere soldi e consumazioni gratuite. Un giovane delinquente con la fedina penale già sporca.

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