Roma, arrivano rincari per servizi pubblici individuali, asili e mense invariati
Nuove tariffe nel settore cultura, per ottenere documenti urbanistici e nel campo della mobilità
Questo nuovo anno porta con sè cattive notizie per i cittadini dell'urbe: tutte le direttive sono indicate nella delibera "Tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale", approvata il 31 dicembre scorso dalla Raggi e dalla sua giunta.
Il settore cultura è il primo a soffrire questa delibera, vedendo aumentare i biglietti di ingresso per diverse strutture: Musei Capitolini, Mercati di Traiano e Foro di Traiano rincarano oltre il 10%, passando da 9,50 a 10,50 euro, il museo dell'Ara Pacis che passa da 8,50 a 9,50 euro; per ammirare la Serra Moresca di Villa Torlonia occorrerà pagare 4 euro, per visitare il Parco Archeologico del Celio 6,50 euro.
In merito alle spese di spedizione per raccomandata A/R il costo varia con il peso. Per i documenti di urbanistica spuntano due nuove tariffe per i "Rinnovi e varianti non essenziali in Scia ai permessi di costruire devono essere corrisposti per il 50% in funzione del tipo di intervento" e una per il "Rilascio di attestazioni toponomastiche in carta libera". Anche sposarsi, celebrando il matrimonio sulle spiagge di Ostia comporterà un costo maggiore, da 350 a 800 euro in base al giorno e alla residenza dei coniugi.
Il dipartimento Mobilità vede invece la richiesta dell'introduzione di una tariffa pari a 60 euro per la fase istruttoria delle licenze Ncc e ha fatto lievitare da 21 a 40 euro il costo delle richieste di variazione dei percorsi dalle linee autorizzate per bus gran turismo, collegamenti con aeroporti e linee scolastiche private.
Per ciò che riguarda i servizi alle famiglie non ci sono cambiamenti; nidi, case di riposo, mense scolastiche non variano i costi che spettano al cittadino.
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