Sabato 14 ottobre alle 17.30 s'inaugura la settantatreesima stagione della IUC nella prestigiosa sede dell'Aula Magna dell'Università La Sapienza di Roma.
Quest'importante appuntamento è dedicato alla musica del Seicento e ne è protagonista il soprano Anna Caterina Antonacci, una star internazionale suo malgrado – si potrebbe dire – perché "si dedica interamente alla musica, non a recitare la parte della prima donna", come ha affermato un suo grande ammiratore, Riccardo Muti. La sua fortissima personalità d'interprete la spinge a crearsi un repertorio raro e raffinato, ma di grande impatto drammatico, di cui offre un esempio perfetto questo suo concerto. Con lei sarà Accademia degli Astrusi diretta da Federico Ferri, un ensemble strumentale con cui collabora spesso.
La Antonacci canta nei principali teatri internazionali, dalla Scala di Milano all'Opéra di Parigi, dal Covent Garden di Londra a Monaco di Baviera, Amburgo, Bruxelles, Barcellona, San Francisco, New York. A Roma si è esibita sia all'Opera che all'Accademia di Santa Cecilia, ma ha riservato alla IUC le sue apparizioni più recenti.
In questo concerto interpreterà tutti e tre i ruoli del Combattimento di Tancredi e Clorinda, capolavoro di Claudio Monteverdi, realizzando un vero tour de force non solo vocale ma anche emotivo, per la difficoltà di passare continuamente da un personaggio all'altro. Questo madrigale in "stile rappresentativo", che evoca un'azione drammatica senza però richiedere una vera e propria rappresentazione teatrale, mette in musica uno degli episodi più celebri della "Gerusalemme liberata".
Un altro personaggio del poema di Torquato Tasso, la maga Armida, è la protagonista dell'omonima tragédie lyrique di Jean Baptiste Lully: lo stile nobilmente declamatorio di questa musica darà modo alla Antonacci di far valere le doti di grande tragédienne per cui è ammirata in Francia, ma che gli italiani ancora non conoscono, perché non ha cantato Lully in Italia prima d'ora.
Il concerto è dedicato non solo alla Gerusalemme terrena del Tasso ma anche a quella celeste della Bibbia: saranno infatti presentate in prima esecuzione moderna due Lamentazioni per la Settimana Santa di Giovanni Paolo Colonna, che fu stimatissimo maestro di cappella a San Petronio di Bologna, uno dei principali centri musicali dell'epoca.
Completano il programma musiche strumentali di raro ascolto di Arcangelo Corelli (una vera gemma è la Sinfonia da lui scritta per l'oratorio S. Beatrice d’Este del compositore romano Giovan Battista Lulier) e Heinrich Ignaz Franz Biber, nell'esecuzione di Federico Ferri e dell'Accademia degli Astrusi.
Questa la locandina del concerto:
Gerusalemme: celeste e terrena, perduta e liberata
Anna Caterina Antonacci soprano
Accademia degli Astrusi
Federico Ferri direttore
Corelli Sinfonia per l’Oratorio S. Beatrice d’Este di Lulier
Colonna Lamentazione III del giovedì sera
Biber Battalia à 10
Monteverdi Combattimento di Tancredi e Clorinda
Corelli Concerto grosso in do minore op. 6 n. 3
Colonna Lamentazione II del sabato santo
Lully Brani strumentali e arie da Armide
Ufficio Stampa dell'Istituzione Universitaria dei Concerti: Mauro Mariani
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